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Poteri forti

I politici parlano, i giornali riportano, noi verifichiamo. Il meglio del nostro fact-checking e della nostra informazione politica in mezz’ora, ogni settimana, il venerdì pomeriggio.
272 Episodi - 7 Stagioni
ultimo episodio / #272 / 26 luglio 2024

I giornalisti non “devono stare più attenti” quando fanno il loro lavoro

Ultimamente i giornalisti non raccontano solo le notizie, ma ne sono anche protagonisti: è successo con l’inchiesta di Fanpage su Gioventù Nazionale, in cui si è parlato molto del metodo usato dalla giornalista per raccogliere il materiale. E in questi giorni si sta parlando molto dell’aggressione subita dal giornalista de La Stampa Andrea Joly dopo che era stato visto riprendere i festeggiamenti per l’anniversario di un circolo di Casapound a Torino.
Prima Meloni su Fanpage, poi La Russa sul giornalista de La Stampa, hanno criticato questo modo di fare giornalismo, ossia quello di infiltrarsi all’interno di un’organizzazione politica senza dichiarare la propria identità. Ma come testimoniano varie norme e sentenze, questo è un comportamento assolutamente legittimo, anzi: il giornalismo d’inchiesta è una delle espressioni più alte dell’informazione.
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Ansa

Episodi precedenti

#29 - 26 luglio 2024

I giornalisti non “devono stare più attenti” quando fanno il loro lavoro

Ultimamente i giornalisti non raccontano solo le notizie, ma ne sono anche protagonisti: è successo con l’inchiesta di Fanpage su Gioventù Nazionale, in cui si è parlato molto del metodo usato dalla giornalista per raccogliere il materiale. E in questi giorni si sta parlando molto dell’aggressione subita dal giornalista de La Stampa Andrea Joly dopo che era stato visto riprendere i festeggiamenti per l’anniversario di un circolo di Casapound a Torino.
Prima Meloni su Fanpage, poi La Russa sul giornalista de La Stampa, hanno criticato questo modo di fare giornalismo, ossia quello di infiltrarsi all’interno di un’organizzazione politica senza dichiarare la propria identità. Ma come testimoniano varie norme e sentenze, questo è un comportamento assolutamente legittimo, anzi: il giornalismo d’inchiesta è una delle espressioni più alte dell’informazione.
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#28 - 19 luglio 2024

Nuovo Parlamento europeo, vecchi equilibri

Dopo oltre un mese dalle elezioni europee, questa settimana dal 16 al 19 luglio si è tenuta a Strasburgo la prima sessione plenaria del nuovo Parlamento europeo, che ha eletto le nuove presidenti della Commissione europea e dello stesso Parlamento.
Di novità però si può parlare fino a un certo punto, perché queste due presidenti sono le stesse che hanno concluso la scorsa legislatura e anche la nuova maggioranza parlamentare, formata da popolari, socialisti e liberali con l’aggiunta dei verdi, è praticamente quasi identica a quella che ha governato l’Unione europea negli ultimi cinque anni.
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#27 - 12 luglio 2024

Un Parlamento più veloce è un Parlamento migliore?

Nonostante il caldo e l’estate, il Parlamento nelle prossime settimane avrà parecchio da fare: per esempio, tra metà luglio e i primi di agosto, la Camera sarà chiamata ad esaminare e convertire 7 decreti-legge del governo, che altrimenti rischiano di decadere.
Anche a causa di questo calendario dei lavori così fitto di impegni e scadenze, in questa legislatura il Parlamento è diventato velocissimo e ormai approva più di una legge alla settimana, un record negli ultimi dieci quindici anni. Ma questa velocità è sinonimo di efficienza? In realtà no.
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#26 - 05 luglio 2024

Sul Pnrr l’Italia è prima solo a parole

Il 2 luglio la Commissione europea ha dato la sua valutazione positiva preliminare sull’erogazione della quinta rata del Piano nazionale di ripresa e resilienza, il Pnrr. Il governo Meloni aveva richiesto il pagamento di questa quinta rata lo scorso dicembre e questo primo parere positivo è senza dubbio una buona notizia, visto che parliamo di 11 miliardi di euro di fondi.
La decisione dei vertici europei è stata ovviamente celebrata dal governo italiano, e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha pubblicato un video sui social network in cui ha detto che l’Italia è prima nella realizzazione del Pnrr. La realtà però è un po’ diversa.
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#25 - 28 giugno 2024

Chi ha voluto davvero l’autonomia differenziata

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha pubblicato su tutti i social un video per difendere il disegno di legge sull’autonomia differenziata e criticare i partiti di opposizione, dicendo che questa riforma «non è un’invenzione del centrodestra» ma «era già in Costituzione grazie alla sinistra». Facciamo un passo indietro nel tempo e vediamo se ha ragione.
Parlando di storia più recente, il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Tommaso Foti ha detto che di maggiori autonomie per le regioni parlavano i programmi dei due governi Conte e che anche il governo Draghi ha lavorato nella stessa direzione. Insomma, alla fine chi ha voluto davvero l’autonomia differenziata?
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#24 - 21 giugno 2024

Guida pratica all’autonomia e al premierato

Il Parlamento italiano è tornato al lavoro dopo le elezioni europee e lo ha fatto in grande stile, dato che in questi giorni sono stati approvati due provvedimenti centrali nel programma del governo Meloni: l’autonomia differenziata, in via definitiva, e il premierato nel suo primo passaggio al Senato.
Il voto su queste leggi è stato piuttosto movimentato, con forti proteste da parte dei partiti di opposizione, che alla Camera sono culminate in una vera e propria rissa tra parlamentari. Tralasciando questo episodio che non fa onore alle nostre istituzioni e ai suoi rappresentanti, andiamo al nocciolo della questione e proviamo a capire che cosa c’è scritto e cosa prevedono queste due leggi, quali saranno i loro sviluppi e perché faranno discutere ancora a lungo.
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#23 - 14 giugno 2024

Vincitori e vinti

Dopo mesi di attesa lo scorso fine settimana in Italia e negli altri 26 Stati dell’Unione europea si sono tenute le elezioni europee per il rinnovo del Parlamento europeo. 

Chi ha vinto queste elezioni e chi invece le ha perse? Come si rifletteranno questi risultati sul nuovo Parlamento europeo? È possibile, come dicono alcuni, che in Europa si stia facendo strada un’ondata di estremismo di destra? In questa puntata rispondiamo a tutte queste domande, con un ospite speciale, il direttore di Pagella Politica Giovanni Zagni. E facciamo poi il punto sul lungo percorso che porterà alla creazione della nuova Commissione europea.
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#22 - 07 giugno 2024

L’ultimo ripasso prima delle elezioni

Ci siamo, mancano poche ore e anche in Italia inizieranno le elezioni europee con cui eleggeremo i nostri rappresentanti al Parlamento europeo.
Prima di andare al seggio però, ripassiamo un po’ tutto quello che c’è da sapere per votare in modo informato e consapevole: quando e come si vota? Chi eleggeremo e quali saranno i compiti degli europarlamentari italiani?
Per non farci mancare nulla, questo fine settimana verrà eletto il sindaco in 3.711 comuni, tra cui 29 capoluoghi, e anche il presidente della Regione Piemonte. Che alleanze hanno stretto i partiti per queste elezioni amministrative? Facciamo chiarezza.
Buon voto!
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#21 - 31 maggio 2024

Le panzane dei politici prima delle europee

Quando sono in campagna elettorale i nostri politici si lasciano un po’ andare e pur di convincerci che la loro proposta è la migliore esagerano nelle dichiarazioni, rischiando di essere scorretti o fuorvianti.
Dal videomessaggio di Meloni a Salvini e i tappi delle bottigliette di plastica, passando per gli slogan di Forza Italia e le dichiarazioni di Conte e Schlein, in questa puntata di Poteri Forti facciamo il punto degli errori più grossi commessi dai leader dei cinque principali partiti italiani in vista delle europee.

Il nuovo podcast che ti spiega le elezioni europee

La Guida di Pagella Politica alle elezioni europee
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#20 - 24 maggio 2024

Il nuovo podcast sulle elezioni europee

Quella che state per ascoltare è la prima puntata di Brussèl, il nuovo podcast di Pagella Politica sulle elezioni europee, che in dieci brevi puntate vi racconta tutto quello che c’è da sapere per arrivare preparati al voto dell’8 e 9 giugno.

In questa prima puntata, che per oggi sostituisce il solito Poteri Forti, spieghiamo che cos’è e come funziona il Parlamento europeo. Le altre nove puntate di Brussèl, con l’accento sulla E, sono disponibili su tutte le piattaforme che usate per ascoltare i podcast. Vi lasciamo comunque un paio di link in descrizione Buon ascolto!
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#19 - 17 maggio 2024

Non ci sono solo le elezioni europee

Finalmente i partiti hanno accolto il nostro appello e hanno pubblicato i programmi elettorali per le europee. Abbiamo già iniziato a confrontare i programmi sui principali temi del dibattito, ma questa settimana non si è parlato solo di elezioni.
Il “duello” televisivo tra Meloni e Schlein, previsto per il 23 maggio, è stato annullato tra le polemiche, mentre la presidente del Consiglio ha detto che da quando è al governo il TG1 ha dedicato a lei meno tempo rispetto ai suoi predecessori: peccato che non sia vero. Si è parlato anche di Superbonus, e Conte ha detto che la misura ha creato «140 miliardi» di gettito in più. Il presidente del Movimento 5 stelle però sbaglia, e di parecchio.
Infine, vi raccontiamo qual è la tecnica utilizzata dal governo per “affossare” le proposte dell’opposizione su temi molto popolari (come il salario minimo) senza rischiare di bocciarle con un voto in Parlamento.
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#18 - 10 maggio 2024

Sul lavoro c’è ancora poco da festeggiare

Questa settimana dobbiamo registrare l’ennesima strage sul lavoro del 2024 dopo che a Casteldaccia, vicino Palermo, cinque operai sono morti a causa delle esalazioni di gas mentre riparavano la rete fognaria. Ma qual è la situazione dei morti sul lavoro in Italia? In breve: i numeri sono in calo, anche se rimangono sopra la media Ue.
Secondo la ministra del Lavoro Calderone questo dato è viziato dalla Covid-19, ma le cose non stanno proprio così. Il problema della sicurezza è collegato alla precarietà lavorativa, ma il governo continua a esaltare il record di occupati, aggiungendo che i contratti a termine sono «ai minimi storici». Sarà vero?
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#17 - 03 maggio 2024

La corsa verso le europee è iniziata

Questa settimana è iniziata ufficialmente la campagna elettorale per le elezioni europee, che in Italia si terranno l’8 e il 9 giugno.
Mercoledì 1° maggio sono state presentate le liste dei candidati e alla sfida parteciperà anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, che ha chiesto di scrivere sulla scheda soltanto il nome “Giorgia”. Questo è possibile ma, come vedremo, potrebbero esserci problemi. Meloni è l’unico capo di governo nell’Ue a essersi candidato, ma non è l’unica leader di partito in Italia che parteciperà alle europee. Tra gli altri c’è anche il segretario di Azione Carlo Calenda, che nel candidarsi ha però smentito sé stesso. Al di là del dibattito politico, le europee di giugno presentano già una novità importante: la possibilità per gli studenti fuorisede di votare nel comune dove abitano e non in quello di residenza. Per votare dovranno seguire una procedura particolare, che vi spieghiamo in questa puntata.
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#16 - 26 aprile 2024

L’uomo dietro alla lista elettorale con 19 simboli

Archiviate le elezioni regionali in Basilicata, la politica italiana può concentrarsi finalmente sulla tornata elettorale più importante dell’anno, ovvero le elezioni europee dell’8 e 9 giugno. In realtà, su queste elezioni qualcuno si sta concentrando da settimane, presentando candidati su candidati e, soprattutto, simboli su simboli: stiamo parlando di Cateno De Luca, l’estroso leader di Sud Chiama Nord che nella sua lista “Libertà” raggruppa 19 simboli elettorali, un record. Ma chi è Cateno De Luca? Da dove arriva e che cosa vuole? Proviamo a capirlo insieme.
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#15 - 19 aprile 2024

La “mano” del governo su diritti e informazione

Questa settimana si è parlato molto di due temi che ciclicamente tornano nel dibattito politico italiano: il diritto all’aborto e l’imparzialità dell’informazione.
Del primo si sta discutendo perché un emendamento di Fratelli d’Italia potrebbe, secondo i critici, permettere alle associazioni antiabortiste di entrare nei consultori familiari e condizionare psicologicamente le donne che vogliono praticare l’interruzione volontaria di gravidanza. Per tutelare il diritto all’aborto c’è anche chi ha pensato di inserirlo nella Costituzione.
Di informazione invece si parla perché un altro emendamento della maggioranza ha modificato le regole sulla par condicio e, secondo le opposizioni, favorirebbe il governo durante la campagna elettorale per le elezioni europee. Proviamo a capire se queste critiche sono fondate oppure no.
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#14 - 12 aprile 2024

Esiste un piano per lasciare l’Italia senza acqua

Questa settimana parliamo del “piano invasi” promosso da Coldiretti, un piano che propone di accumulare e mettere da parte il 50 per cento di tutta l’acqua piovana che ogni anno cade nel nostro Paese per riutilizzarla in vari modi e ridurre gli sprechi. Un’iniziativa condivisibile, se non fosse che così il nostro Paese rimarrebbe praticamente senz’acqua, con enormi danni per l’ambiente e l’economia.

Questo piano, che nonostante venga rilanciato da anni non ha ancora un testo ufficiale, poggia su premesse sbagliate e rischia di causare gravi danni agli ecosistemi. Ma allora perché se ne parla?
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#13 - 05 aprile 2024

Il fact-checking sugli studenti stranieri a scuola

Questa settimana parliamo di scuola e integrazione, partendo da alcune dichiarazioni del ministro Salvini che ha proposto di mettere un tetto massimo di studenti stranieri nelle classi italiane, ignorando però che un limite simile esiste già.
Dal caso di Pioltello alla presunta «islamizzazione» della scuola italiana, vediamo perché gli studenti musulmani in Italia sono meno di quanto pensano alcuni, anche se incontrano problemi maggiori rispetto agli altri studenti.
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#12 - 29 marzo 2024

I rapporti tra politica e lobby sono ancora poco chiari

In questo episodio di “Poteri forti” analizziamo i poteri forti per eccellenza: le lobby, note anche come “gruppi di pressione”. Ma come funziona una lobby e come si svolge il lavoro di un lobbista?
Facciamo chiarezza, provando anche a capire perché – nonostante i tentativi – la Camera e il Senato non hanno ancora approvato una legge che regolamenti in maniera adeguata la presenza delle lobby in Parlamento.
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#11 - 22 marzo 2024

L’Italia guadagna più di tutti dalle guerre?

La difesa e la sicurezza europea sono stati gli argomenti al centro del Consiglio europeo del 21 e 22 marzo e tutto questo parlare di guerre, eserciti e armi ha fatto tornare di moda il dibattito sulle spese militari dell’Italia.
La Nato per esempio ci chiede di aumentare le nostre spese militari e portarle al 2 per cento del Pil, ma quanto ci costerebbe raggiungere questa percentuale? Non poco, anche se in questi giorni qualcuno ha detto che l’Italia è il Paese che sta guadagnando di più dalle guerre in giro per il mondo. Sarà vero?
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#10 - 15 marzo 2024

Sappiamo ancora poco di che cosa succede in Parlamento

Mentre la politica discute ancora di elezioni regionali, il Parlamento sembra passare in secondo piano. Eppure è il luogo dove i politici prendono le decisioni che ricadono su tutti noi.

Ma quanto ne sappiamo su cosa succede alla Camera e al Senato? In breve: ancora poco. Dalle presenze dei parlamentari ai voti nelle commissioni, passando per le tutele dei collaboratori di deputati e senatori, nelle nostre “stanze dei bottoni” c’è ancora poca trasparenza.
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#9 - 08 marzo 2024

Le elezioni non finiscono mai

Siamo arrivati al secondo appuntamento elettorale di questo 2024. Dopo la Sardegna, domenica 10 marzo è il turno delle elezioni regionali in Abruzzo, un’altra importante prova per i partiti di maggioranza e opposizione.
Ma che cosa dobbiamo aspettarci da queste elezioni? Chi sono i candidati in corsa e quali sono i precedenti? E poi: quali errori ha commesso Giorgia Meloni nel discorso di chiusura della campagna elettorale a Pescara? E perché, oltre all’Abruzzo, ogni regione vota a modo suo?
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#8 - 01 marzo 2024

Hanno vinto le matite sui manganelli?

Questa settimana parliamo di due argomenti diversi tra loro: i risultati delle elezioni regionali in Sardegna e le cariche della polizia contro i manifestanti a Firenze e Pisa. Nonostante l’apparente distanza, dopo il voto in Sardegna la vincitrice Alessandra Todde ha detto che i sardi hanno risposto «ai manganelli con le matite». Ma come sono andate a finire le elezioni regionali in Sardegna? E perché in Italia la polizia non ha i codici identificativi sulle divise?
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#6 - 16 febbraio 2024

L’Italia ha cambiato idea sul cessate il fuoco a Gaza?

In questi giorni c’è stato un piccolo ma importante cambio di passo nell’atteggiamento del governo Meloni riguardo la crisi in Medio Oriente, certificato anche dall’approvazione alla Camera di una mozione che chiede un “cessate il fuoco” a Gaza.
Ma perché l’Italia ha cambiato idea su questo punto e cosa cambia ora che il governo sostiene una tregua umanitaria? Proviamo a fare chiarezza, analizzando anche i numeri sul commercio di armi tra Italia e Israele.
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#5 - 09 febbraio 2024

La crisi senza fine dell’ex Ilva

Dal 2012 a oggi l’acciaieria di Taranto continua a essere un problema irrisolto, nonostante siano passati 12 anni e otto governi. Ma da dove parte la crisi politica dell’ex Ilva?
Ripercorriamo le ultime tappe di questa storia e proviamo a capire quali sono i possibili sviluppi futuri.
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#4 - 02 febbraio 2024

Il voto per i fuorisede è fuori tempo massimo

Questa settimana parliamo di un tema importante per molti dei nostri ascoltatori: quello del voto ai fuorisede.
Perché in Italia chi vive in un comune diverso da quello di residenza è costretto a farsi ore e ore di viaggio – spendendo anche soldi – per votare? Quanti sono i fuorisede in Italia, che conseguenze ha questo problema e soprattutto, perché non è stato ancora risolto?
Facciamo chiarezza, dato che diversi politici hanno commesso errori sulla questione.
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#3 - 26 gennaio 2024

Chi ben comincia…

In questo episodio ripercorriamo i principali errori commessi dai politici italiani nelle loro dichiarazioni di inizio anno.
Per esempio, chi ha ragione tra Meloni e Schlein sulla sanità? Perché Salvini è fuorviante quando afferma che a Bologna il nuovo limite di velocità serve a sentire gli uccellini? Ha senso paragonare gli Uffizi al museo degli Abba a Stoccolma?
Insomma ce n’è per tutti, anche all’opposizione: per noi di Pagella Politica questo è il segno che c’è ancora bisogno del nostro quotidiano lavoro di fact-checking.
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#2 - 19 gennaio 2024

Nuove elezioni, vecchie abitudini

Questa settimana parliamo delle elezioni europee, che sono già uno degli argomenti più discussi dalla nostra politica nonostante manchino quasi sei mesi al giorno del voto.
Il motivo del dibattito riguarda le probabili candidature di leader come Meloni e Schlein, che forse parteciperanno alle elezioni nonostante siano incompatibili con la carica di parlamentare europeo.
Ma allora perché si candidano? Il motivo sta in un vecchia prassi della politica italiana, tanto vecchia che anche chi l’ha utilizzata pare essersene dimenticata.
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#1 - 12 gennaio 2024

Cordiali saluti

Nella prima puntata del 2024 proviamo a fare chiarezza su un tema di cui si sta discutendo molto: il saluto romano. Farlo in pubblico è reato oppure no?
Secondo il presidente del Senato Ignazio La Russa sul tema «c’è incertezza». Ha ragione, anche se forse la sua visione non è del tutto imparziale.
Il tema dell’apologia di fascismo non riguarda comunque solo il saluto romano, dato che in passato la discussione ha riguardato anche partiti politici.
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