Mercoledì 4 giugno il Senato ha convertito definitivamente in legge il decreto “Sicurezza”, voluto dal governo per accelerare l’adozione di gran parte del disegno di legge “Sicurezza”, il cui percorso in Parlamento procedeva lentamente da diverso tempo. Il decreto introduce nuovi reati e inasprisce le pene per reati già esistenti.
Come il disegno di legge da cui ha preso il nome, anche il nuovo decreto “Sicurezza” è stato al centro di forti critiche da parte dei partiti di opposizione nelle ultime settimane. Tra gli articoli contestati c’è il numero 31, che secondo l’ex presidente della Camera Laura Boldrini «è di fatto la legalizzazione del terrorismo di Stato».
Boldrini, che in questa legislatura è stata eletta deputata con il Partito Democratico, ha scritto su X: «Parliamo della possibilità che, con una firma della presidente del Consiglio, un agente dei servizi segreti può creare e dirigere organizzazioni terroristiche con finalità sia di terrorismo internazionale che di eversione dell’ordine democratico e può fabbricare e detenere materiale esplodente». L’ex presidente della Camera ha aggiunto che «sono state proprio le famiglie delle vittime delle stragi a denunciare per prime queste norme di un provvedimento che rappresenta la più significativa svolta autoritaria del governo Meloni».
Leggi alla mano, quanto sono fondate queste accuse? È vero che un agente dei servizi segreti potrà creare un’organizzazione terroristica e fabbricare bombe? In breve: il decreto “Sicurezza” amplia effettivamente i poteri dei servizi segreti, ma non fino al punto indicato da Boldrini. Questo intervento, criticato da alcuni familiari delle vittime di terrorismo, è stato giustificato dal governo con esigenze operative nella lotta al terrorismo.
Come il disegno di legge da cui ha preso il nome, anche il nuovo decreto “Sicurezza” è stato al centro di forti critiche da parte dei partiti di opposizione nelle ultime settimane. Tra gli articoli contestati c’è il numero 31, che secondo l’ex presidente della Camera Laura Boldrini «è di fatto la legalizzazione del terrorismo di Stato».
Boldrini, che in questa legislatura è stata eletta deputata con il Partito Democratico, ha scritto su X: «Parliamo della possibilità che, con una firma della presidente del Consiglio, un agente dei servizi segreti può creare e dirigere organizzazioni terroristiche con finalità sia di terrorismo internazionale che di eversione dell’ordine democratico e può fabbricare e detenere materiale esplodente». L’ex presidente della Camera ha aggiunto che «sono state proprio le famiglie delle vittime delle stragi a denunciare per prime queste norme di un provvedimento che rappresenta la più significativa svolta autoritaria del governo Meloni».
Leggi alla mano, quanto sono fondate queste accuse? È vero che un agente dei servizi segreti potrà creare un’organizzazione terroristica e fabbricare bombe? In breve: il decreto “Sicurezza” amplia effettivamente i poteri dei servizi segreti, ma non fino al punto indicato da Boldrini. Questo intervento, criticato da alcuni familiari delle vittime di terrorismo, è stato giustificato dal governo con esigenze operative nella lotta al terrorismo.