Il 26 maggio, in un’intervista a La Stampa, il deputato di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli ha difeso il compagno di partito e sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove, condannato in primo grado lo scorso febbraio per aver divulgato notizie coperte da segreto d’ufficio riguardanti l’anarchico Alfredo Cospito. «Ci sarà il secondo e terzo grado di giudizio, che ristabiliranno la verità», ha detto Donzelli, aggiungendo che «i giudici non spiegano nelle motivazioni di quella sentenza per quale motivo quelle notizie fossero riservate».
Secondo la Costituzione, Delmastro è innocente fino a sentenza definitiva. Ma con questa intervista Donzelli dimostra di non aver letto le motivazioni della condanna. Oppure di averle lette, ignorando – o non comprendendo – proprio le spiegazioni che lui stesso sostiene manchino, ma che invece sono presenti.
Vediamo allora che cosa hanno scritto i giudici del Tribunale di Roma e perché hanno condannato il sottosegretario.
Secondo la Costituzione, Delmastro è innocente fino a sentenza definitiva. Ma con questa intervista Donzelli dimostra di non aver letto le motivazioni della condanna. Oppure di averle lette, ignorando – o non comprendendo – proprio le spiegazioni che lui stesso sostiene manchino, ma che invece sono presenti.
Vediamo allora che cosa hanno scritto i giudici del Tribunale di Roma e perché hanno condannato il sottosegretario.