L’8 maggio la Corte Costituzionale ha stabilito che l’abolizione del reato di abuso d’ufficio, voluta dal governo Meloni, non è contraria alla Costituzione. Per ora, la Corte ha comunicato la sua decisione solo con una nota stampa: le motivazioni della sentenza saranno pubblicate «nelle prossime settimane».
Prima di essere eliminato, l’articolo 323 del codice penale puniva il reato di abuso d’ufficio. Questo si configurava, per esempio, quando un pubblico ufficiale – come un sindaco – durante l’esercizio delle sue funzioni arrecava un danno patrimoniale o otteneva un vantaggio personale violando la legge, oppure ometteva di astenersi da una decisione in presenza di un conflitto di interessi.
Prima di essere eliminato, l’articolo 323 del codice penale puniva il reato di abuso d’ufficio. Questo si configurava, per esempio, quando un pubblico ufficiale – come un sindaco – durante l’esercizio delle sue funzioni arrecava un danno patrimoniale o otteneva un vantaggio personale violando la legge, oppure ometteva di astenersi da una decisione in presenza di un conflitto di interessi.