Il governo Meloni si è insediato il 22 ottobre 2022: da quella data a oggi si sono tenute nove elezioni regionali in altrettante regioni, e due elezioni nelle province autonome di Trento e Bolzano. Il numero delle elezioni sale a 12 se si considerano anche le regionali tenutesi in Sicilia il 25 settembre 2022.

Partiamo proprio da quest’ultime, che sono state vinte dal centrodestra con Renato Schifani. In ordine cronologico, i partiti che sostengono il governo Meloni hanno poi vinto le elezioni regionali nel Lazio e in Lombardia, dove si è votato il 12 e 13 febbraio 2023, con i candidati Francesco Rocca e Attilio Fontana; in Friuli-Venezia Giulia (2 e 3 aprile 2023) con Massimiliano Fedriga; nella Provincia autonoma di Trento (22 ottobre 2023) con Maurizio Fugatti; in Abruzzo (10 marzo 2024) con Marco Marsilio; in Basilicata (21 e 22 aprile 2024) con Vito Bardi; in Piemonte (8 e 9 giugno 2024) con Alberto Cirio; e in Liguria (27 e 28 ottobre) con Marco Bucci. L’unica regione “strappata” al centrosinistra è stata il Lazio, mentre nelle altre si sono riconfermati i presidenti uscenti, tranne in Liguria, dove Bucci ha sostituito il dimissionario Giovanni Toti, comunque di centrodestra.

L’unica elezione regionale in cui ha perso il candidato dei partiti che sostengono il governo Meloni è stata la Sardegna, dove il 25 febbraio 2024 la candidata del Partito Democratico, del Movimento 5 Stelle e di Alleanza Verdi-Sinistra, Alessandra Todde, ha superato Paolo Truzzu per meno di tremila voti.

Più particolare è il caso della Provincia autonoma di Bolzano, dove si è votato il 22 ottobre 2023: qui il presidente della provincia non è eletto direttamente dai cittadini. Il partito che ha ottenuto più seggi è stato il Südtiroler Volkspartei (SVP), che rappresenta la comunità di lingua tedesca dell’Alto Adige. Fratelli d’Italia è cresciuta nei consensi, dall’1 per cento raccolto nel 2018 al 6 per cento, e ha stretto un accordo per governare insieme al SVP.