I nostri fact-checking più letti del 2025

Abbiamo messo insieme gli articoli che più avete apprezzato quest’anno
Ansa
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Il 2025 è stato per noi di Pagella Politica un anno pieno di lavoro, come testimoniano le 400 dichiarazioni provenienti da tutti gli schieramenti politici che abbiamo verificato. Oltre alle dichiarazioni però abbiamo anche scritto altri articoli, per spiegare cosa prevede una legge appena approvata o una sentenza che ha fatto discutere; per evidenziare il risultato di alcuni sondaggi, o per fare il punto sullo stato delle promesse fatte dalla coalizione di centrodestra in campagna elettorale.

Vediamo insieme quali sono stati gli articoli e i fact-checking più letti sul sito di Pagella Politica quest’anno.

Israele, le armi e la Flotilla

I due articoli più letti quest’anno riguardano entrambi la Global Sumud Flotilla, l’iniziativa internazionale di attivisti che voleva rompere il blocco navale imposto da Israele a Gaza e portare degli aiuti umanitari alla popolazione palestinese. Il primo spiegava proprio gli obiettivi dell’iniziativa, che erano chiari fin dall’inizio, a differenza di quanto dichiarato dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, secondo cui la Flotilla «diceva di nascere per una questione umanitaria», ma «poi si è scoperto che non era per una questione umanitaria, era per forzare un blocco navale».

Il secondo articolo più letto invece faceva chiarezza sull’accusa, circolata molto sui social in quel periodo, secondo cui i membri italiani dell’equipaggio della Flotilla stessero violando il codice penale italiano, che prevede il carcere per chi commette il reato di “atti ostili verso uno Stato estero”. In realtà, perché possa applicarsi questa fattispecie di reato dovrebbero ricorrere alcune condizioni, oltre a una valutazione sulla legittimità stessa del blocco navale imposto da Israele sulle acque di Gaza.

La crisi a Gaza è stata al centro anche di un altro articolo tra i più letti di quest’anno, quello che rispondeva alla domanda “L’Italia vende ancora armi a Israele?”. In poche parole, dal 7 ottobre 2023 il nostro Paese ha bloccato le nuove autorizzazioni di vendita di armamenti italiani in Israele, ma vecchie licenze hanno continuato a produrre spedizioni. E nonostante il ministro degli Esteri Antonio Tajani le avesse definite «leggende metropolitane», non sono mancate accuse di traffici sospetti e inchieste giudiziarie sul passaggio di carichi di armi e munizioni dai porti italiani.

Gli errori di Meloni…

Una fetta considerevole degli articoli più letti del 2025 riguarda alcune tra le 190 dichiarazioni di Meloni verificate quest’anno da Pagella Politica. Il fact-checking più apprezzato sulla presidente del Consiglio è stato quello sui costi dei referendum su cittadinanza e lavoro dello scorso giugno, che secondo Meloni sarebbero costati 400 milioni di euro. La cifra però era parecchio esagerata.

Un altro articolo molto letto è stato quello in cui abbiamo verificato il video in cui Meloni ha difeso le scelte del suo governo sulla scarcerazione del carceriere libico Almasri. In quel video, pubblicato sui social network, la leader di Fratelli d’Italia ha commesso diversi errori, raccontando una storia imprecisa sia nei fatti sia dal punto di vista giuridico.

Siamo poi stati contenti del fatto che i lettori abbiamo apprezzato il nostro Promessometro, il progetto con cui seguiamo ogni anno lo stato delle 100 principali promesse fatte durante la campagna elettorale del 2022 dalla coalizione di centrodestra prima di andare al governo. A tre anni dal suo insediamento, l’attuazione del programma del governo Meloni resta in gran parte da completare.

…e quelli dell’opposizione

Una delle misure più discusse del governo Meloni è stata senza dubbio l’apertura dei centri per migranti in Albania, una decisione che finora non ha portato molti frutti, dal momento che i centri in questi mesi siano rimasti quasi vuoti. Il tema ha interessato molto l’opinione pubblica, tanto che uno dei nostri articoli più letti di quest’anno spiega perché è sbagliato dire – come hanno fatto alcuni politici dei partiti di opposizione – che i centri in Albania siano costati «un milione di euro a migrante», o che l’intero progetto si stato finanziato con una spesa di «un miliardo». Al di là delle opinioni su quanto siano utili o sensati i centri voluti dal governo in Albania, i numeri citati non corrispondono alla realtà.

Altri articoli che hanno riscosso un certo successo sono quello che fa chiarezza sul taglio dell’IRPEF nell’ultima legge di Bilancio, definita dall’opposizione un «regalo ai ricchi», e quello sulle critiche fatte ai membri del governo che invitavano gli elettori a non partecipare ai referendum su cittadinanza e lavoro: l’invito a disertare le urne è legittimo oppure no? 

Una sezione a parte la merita la piccola discussione che abbiamo avuto con Italia Viva quest’estate. Tutto è iniziato quando il partito di Matteo Renzi ha pubblicato sui social network un volantino, simile a quelli delle offerte dei supermercati, per elencare diverse voci di spesa che – secondo Italia Viva – sarebbero aumentate a causa del governo Meloni. Il volantino però era pieno di errori, come abbiamo fatto notare in un articolo molto apprezzato dai lettori. Dopo la pubblicazione, il partito ci ha accusato di aver «oscurato» un commento che lo stesso Renzi aveva scritto sotto a un nostro post su Instagram, cosa che però non era mai avvenuta e che abbiamo smentito anche sul nostro sito.

Le grandi opere

Non poteva mancare tra gli articoli più letti un contenuto sul ponte sullo Stretto, la grande opera italiana per eccellenza, su cui il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini sta impegnando gran parte del suo tempo. In particolare, l’articolo più letto sul tema è stato quello in cui abbiamo spiegato perché Salvini è troppo entusiasta quando dice che la «larga maggioranza dei cittadini» è favorevole all’opera. I sondaggi dicono una cosa diversa.

Una grande opera a suo modo è stato anche il matrimonio del fondatore di Amazon Jeff Bezos, che si è tenuto lo scorso giugno a Venezia. L’evento aveva suscitato forti polemiche ed era stato accusato di aver trasformato la città in un set esclusivo per miliardari, oscurando la vita quotidiana dei veneziani e contribuendo a un modello di turismo sempre più elitario e poco sostenibile. Interrogata sulla questione, la ministra del Turismo Daniela Santanchè aveva risposto che questo matrimonio avrebbe portato benefici alla città pari a «957 milioni di euro». Ma come abbiamo verificato in un articolo molto letto, questa cifra non sta in piedi.

Sentenze che hanno fatto discutere

Infine, abbiamo registrato un alto interesse dei nostri lettori per gli articoli che spiegavano e analizzavano alcune sentenze rilevanti per il dibattito pubblico. Il primo è quello in cui abbiamo fatto chiarezza sul perché i giudici non hanno riconosciuto le aggravanti della crudeltà e dello stalking a Filippo Turetta nella sentenza che lo condanna all’ergastolo per l’omicidio di Giulia Cecchettin; il secondo, più recente, è quello in cui abbiamo spiegato cosa c’è scritto nell’ordinanza con cui è stato disposto l’allontanamento dei tre figli della cosiddetta “famiglia del bosco”.

A Natale tutti più buoni. Il resto dell’anno? Meglio più informati.

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