Nella mattinata di mercoledì 1° ottobre le imbarcazioni della Global Sumud Flotilla, un’iniziativa internazionale di attivisti che vuole rompere il blocco navale imposto da Israele a Gaza, si sono avvicinate a un’area dove in passato operazioni simili erano già state fermate dall’esercito israeliano.
Nei giorni precedenti, sui social network si è diffusa la tesi secondo cui i membri italiani dell’equipaggio della Flotilla stiano violando il codice penale italiano, in particolare l’articolo 244, che prevede il carcere per chi commette il reato di “atti ostili verso uno Stato estero”.
Ma quanto è solida questa accusa? Gli attivisti della Flotilla rischiano davvero di essere processati e incarcerati in Italia? Proviamo a fare chiarezza.
Nei giorni precedenti, sui social network si è diffusa la tesi secondo cui i membri italiani dell’equipaggio della Flotilla stiano violando il codice penale italiano, in particolare l’articolo 244, che prevede il carcere per chi commette il reato di “atti ostili verso uno Stato estero”.
Ma quanto è solida questa accusa? Gli attivisti della Flotilla rischiano davvero di essere processati e incarcerati in Italia? Proviamo a fare chiarezza.