Il 27 giugno, la ministra del Turismo Daniela Santanchè ha difeso dalle critiche il matrimonio di Jeff Bezos, organizzato nell’isola di San Giorgio a Venezia. Nelle scorse settimane, le nozze del fondatore di Amazon con la giornalista Lauren Sánchez sono state accusate di aver trasformato la città in un set esclusivo per miliardari, oscurando la vita quotidiana dei veneziani e contribuendo a un modello di turismo sempre più elitario e poco sostenibile.

«Voglio basarmi su dei numeri, sull’impatto economico», ha dichiarato Santanchè, secondo cui l’evento avrebbe portato benefici alla città pari a «957 milioni di euro». «Per farvi capire la cifra è più o meno l’introito del turismo che ha in tutto l’anno la città di Venezia», ha aggiunto la ministra, citando come fonte della stima il Ministero del Turismo, l’Ufficio Statistico della Regione Veneto e la società di consulenza turistica JFC.

Ma i numeri le danno davvero ragione? In breve, la risposta è no: le cifre che abbiamo a disposizione non giustificano l’entusiasmo di Santanchè.

Secondo l’analisi dell’impatto economico del matrimonio di Bezos, citata da Santanchè, i benefici diretti dell’evento ammontano a 28,4 milioni di euro. Questa voce include le spese sostenute dagli ospiti e i costi per l’affitto delle location. A questa somma si aggiungono tre voci dai contorni più sfumati: 17,6 milioni di euro di “benefici indiretti”, legati a trasporti e altri servizi accessori; 8,8 milioni di “benefici indotti”, riferiti agli effetti economici generati a catena; e 6,8 milioni di euro per la “filiera eventi”, ossia l’impatto su altri eventi collegati.

Non è possibile verificare in modo indipendente quanto siano affidabili queste stime. Ma anche prendendole per buone, il totale dei benefici – diretti e indiretti – arriva al massimo ai 60 milioni di euro.

La cifra di quasi un miliardo si raggiunge includendo gli 895,7 milioni di euro che, secondo l’analisi del ministero, rappresentano il «valore stimato della copertura mediatica globale».

Dalle parole di Santanchè si ha l’impressione che Venezia abbia “incassato” quasi un miliardo grazie alle nozze di Bezos. In realtà, oltre il 90 per cento di questa cifra si basa su una stima del valore pubblicitario dell’evento: si tratta di una proiezione teorica, non di soldi realmente entrati. In altre parole, è stato stimato quanto sarebbe costato comprare spazi televisivi e articoli in tutto il mondo per ottenere la stessa visibilità. Ma il valore pubblicitario non è denaro che finisce nelle casse di imprese e lavoratori locali, e la sua effettiva ricaduta economica è tutt’altro che garantita. 

Tra l’altro, stiamo parlando di una città come Venezia che è già tra le più famose e visitate del mondo: l’effetto promozionale marginale di un evento del genere è difficile da misurare, perché la sua notorietà internazionale è già altissima.

Lo stesso studio pubblicato dal Ministero ammette che «la metodologia di stima, in particolare per la quantificazione della visibilità mediatica, può presentare complessità e necessita di verifica empirica». Insomma, non solo questo tipo di valutazione è incerto, ma non tiene conto nemmeno di eventuali effetti negativi legati a eventi così esclusivi, come l’aumento dei prezzi o la pressione su spazi pubblici e risorse locali.

Inoltre, il documento – per sottolineare la portata dell’evento – paragona i 957 milioni di euro all’intero fatturato turistico annuo di Venezia, stimato in circa 1,4 miliardi. E ne deduce che, in pochi giorni, il matrimonio del fondatore di Amazon avrebbe prodotto ricavi pari a quasi il 70 per cento di quanto la città incassa in un anno.

Ma anche questo confronto è fuorviante. Da un lato, nel turismo ordinario si considerano solo i soldi effettivamente spesi dai visitatori. Dall’altro, il valore del matrimonio viene gonfiato includendo un elemento immateriale – la visibilità – che non compare nel conteggio del turismo tradizionale. Se si applicasse lo stesso criterio anche al turismo di massa – calcolando, per esempio, il valore mediatico dei «13 milioni di visitatori annuali» che pubblicano foto di Venezia su Instagram – il confronto penderebbe di nuovo a favore delle visite dei turisti comuni.

In conclusione, il matrimonio di Bezos ha certamente avuto un impatto sull’economia veneziana, ma molto inferiore ai «957 milioni di euro» rivendicati da Santanchè. Quella cifra è composta quasi interamente da una stima pubblicitaria, che non corrisponde a ricchezza reale già prodotta. E non tiene conto né della fama preesistente di Venezia, né dei possibili effetti negativi legati a questo tipo di eventi di lusso.