Nella giornata di martedì 31 gennaio il dibattito politico si è concentrato su un discorso molto criticato tenuto alla Camera dal deputato di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli. Durante la discussione in aula sulla proposta di legge per l’istituzione della Commissione parlamentare antimafia (poi approvata), Donzelli è intervenuto per commentare il caso di Alfredo Cospito, l’anarchico in sciopero della fame dallo scorso 19 ottobre contro il regime del 41-bis (il cosiddetto “carcere duro”). Secondo Donzelli, Cospito sarebbe un «influencer» che la mafia sta utilizzando «per far cedere lo Stato sul 41-bis» e far rimuovere il “carcere duro”.
A sostegno di questa posizione il deputato di Fratelli d’Italia ha dichiarato che, in base a «documenti che sono presenti al Ministero della Giustizia», a fine dicembre Cospito è riuscito a parlare della sua lotta contro il 41-bis con il «boss della ‘ndrangheta» Francesco Presta «mentre passava da un ramo all’altro del penitenziario» di Sassari. Donzelli ha aggiunto che in un’altra occasione, il 13 gennaio scorso, Cospito si è confrontato con un esponente della Camorra, Francesco Di Maio, dicendogli che «noi al 41-bis siamo tutti uguali». «Il 12 gennaio 2023, mentre parlava con i mafiosi, Cospito incontrava anche i parlamentari Serracchiani, Verini, Lai e Orlando, che andavano a incoraggiarlo nella battaglia», ha poi dichiarato il deputato di Fratelli d’Italia, chiedendosi «se questa sinistra sta dalla parte dello Stato o dei terroristi con la mafia».
In pochi minuti il discorso di Donzelli ha attirato molte critiche in aula e non solo, sia per le accuse verso i quattro parlamentari del Partito democratico sia per le rivelazioni sulle conversazioni di Cospito con esponenti di organizzazioni mafiose. Partiamo dalle prime.
A sostegno di questa posizione il deputato di Fratelli d’Italia ha dichiarato che, in base a «documenti che sono presenti al Ministero della Giustizia», a fine dicembre Cospito è riuscito a parlare della sua lotta contro il 41-bis con il «boss della ‘ndrangheta» Francesco Presta «mentre passava da un ramo all’altro del penitenziario» di Sassari. Donzelli ha aggiunto che in un’altra occasione, il 13 gennaio scorso, Cospito si è confrontato con un esponente della Camorra, Francesco Di Maio, dicendogli che «noi al 41-bis siamo tutti uguali». «Il 12 gennaio 2023, mentre parlava con i mafiosi, Cospito incontrava anche i parlamentari Serracchiani, Verini, Lai e Orlando, che andavano a incoraggiarlo nella battaglia», ha poi dichiarato il deputato di Fratelli d’Italia, chiedendosi «se questa sinistra sta dalla parte dello Stato o dei terroristi con la mafia».
In pochi minuti il discorso di Donzelli ha attirato molte critiche in aula e non solo, sia per le accuse verso i quattro parlamentari del Partito democratico sia per le rivelazioni sulle conversazioni di Cospito con esponenti di organizzazioni mafiose. Partiamo dalle prime.