Nel tardo pomeriggio di giovedì 20 febbraio il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove (Fratelli d’Italia) è stato condannato in primo grado dal Tribunale di Roma a otto mesi di reclusione per aver rivelato informazioni coperte dal segreto d’ufficio riguardanti Alfredo Cospito, l’anarchico detenuto al 41-bis. In mattinata la Procura di Roma aveva chiesto l’assoluzione nei confronti di Delmastro.

Il procedimento si è incentrato su alcune dichiarazioni fatte nel febbraio 2023 alla Camera dal deputato Giovanni Donzelli, collega di partito di Delmastro. In quell’occasione Donzelli aveva riferito al Parlamento il contenuto di alcune conversazioni, intercettate durante l’ora d’aria nel carcere di Sassari, avute tra Cospito e altri detenuti al 41-bis per reati di camorra e ‘ndrangheta. Queste informazioni, coperte dal segreto d’ufficio, sono state rivelate a Donzelli proprio da Delmastro, che le aveva ricevute dai vertici del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (DAP). 

Nel suo discorso alla Camera, Donzelli ha collegato queste conversazioni con la visita effettuata nel carcere di Sassari il 12 gennaio 2023 da quattro parlamentari del Partito Democratico per valutare le condizioni di salute di Cospito, che all’epoca stava facendo lo sciopero della fame contro la sua detenzione al “carcere duro”. Il deputato di Fratelli d’Italia aveva detto che bisogna chiedersi «se questa sinistra sta dalla parte dello Stato o dei terroristi con la mafia».

Per queste affermazioni, la Camera aveva istituito un Giurì d’onore, per valutare se quanto dichiarato da Donzelli avesse leso l’onorabilità dei deputati del PD. Alla fine, a marzo 2023 il Giurì d’onore ha stabilito che il parlamentare di Fratelli d’Italia non aveva offeso i colleghi dell’opposizione.

Tornando al caso di Delmastro, i partiti all’opposizione hanno chiesto le sue dimissioni, in modi diversi. «Ha usato materiale riservatissimo, per dossieraggio politico. Per attaccare e fare male. La rivelazione di segreto d’ufficio è avvenuta per delirio di onnipotenza e per la volontà di castigare i nemici politici. Si dimetta subito», ha detto per esempio il vicecapogruppo di Alleanza Verdi-Sinistra alla Camera Marco Grimaldi. Anche Italia Viva ha chiesto le dimissioni di Delmastro, ma non per la condanna in primo grado. «Per un garantista come me, la condanna in primo grado del sottosegretario alla giustizia Delmastro Delle Vedove non cambia nulla», ha scritto su X il leader del partito Matteo Renzi. «Per me Delmastro era incapace di fare il sottosegretario alla giustizia anche prima della (nuova) condanna». Richieste di dimissioni sono arrivate anche dalla segretaria del PD Elly Schlein e dal presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte

Il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha difeso il collega di governo: «Sono disorientato e addolorato per una condanna che colpisce uno dei collaboratori più cari e capaci. Confido in una sua radicale riforma in sede di impugnazione e rinnovo all’amico Andrea Delmastro Delle Vedove la più totale e incondizionata fiducia. Continueremo a lavorare insieme per le indispensabili e urgenti riforme della giustizia», ha fatto sapere in una nota il ministro.