Il 4 giugno il Senato ha approvato definitivamente la conversione in legge del decreto “Sicurezza”, che il 28 maggio aveva ricevuto il via libera della Camera. In entrambe le aule il governo ha posto la questione di fiducia sul decreto, limitando così il dibattito parlamentare e impedendo di modificare ulteriormente il testo. Durante il voto in Senato, alcuni parlamentari del Partito Democratico, del Movimento 5 Stelle e di Alleanza Verdi-Sinistra si sono seduti in mezzo all’aula, in segno di protesta, bloccando momentaneamente i lavori.
Referendum
La CGIL sta spendendo molto sui social per i referendum