Da quando si è insediato, il governo Meloni ha posto la questione di fiducia 85 volte in Parlamento: in media, una ogni 11 giorni circa. In questo modo, ha ridotto il dibattito parlamentare e la possibilità di modificare provvedimenti importanti, come il recente decreto “Sicurezza”.
Negli anni, l’abuso dei voti di fiducia è diventata una prassi per i governi, tanto che in passato la stessa Giorgia Meloni lo criticava quando era all’opposizione. Una volta diventata presidente del Consiglio, però, la leader di Fratelli d’Italia ha seguito la strada dei suoi predecessori. Il suo governo, infatti, è tra quelli che hanno fatto più ricorso alla fiducia, con una frequenza simile a quella del governo Monti (una ogni 7,9 giorni) e del governo Draghi (una ogni 9,7 giorni).
Negli anni, l’abuso dei voti di fiducia è diventata una prassi per i governi, tanto che in passato la stessa Giorgia Meloni lo criticava quando era all’opposizione. Una volta diventata presidente del Consiglio, però, la leader di Fratelli d’Italia ha seguito la strada dei suoi predecessori. Il suo governo, infatti, è tra quelli che hanno fatto più ricorso alla fiducia, con una frequenza simile a quella del governo Monti (una ogni 7,9 giorni) e del governo Draghi (una ogni 9,7 giorni).