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Fazzolari rivendica risultati già raggiunti dai governi precedenti

| 05 maggio 2023
La dichiarazione
«Con il governo Meloni abbiamo completamente invertito la tendenza: l’economia italiana cresce più della media Ue, abbiamo raggiunto il più alto tasso di occupazione mai registrato in Italia e il maggior numero di contratti stabili»
Fonte: Libero | 5 maggio 2023
ANSA/ETTORE FERRARI
ANSA/ETTORE FERRARI
Verdetto sintetico
Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri rivendica un’inversione di tendenza già raggiunta con i governi precedenti.
In breve
  • Nel primo trimestre del 2023 il Pil italiano è cresciuto più della media Ue, ma questo è avvenuto su base annuale anche nel 2022 e nel 2021. TWEET
  • A marzo 2023 il tasso di occupazione era pari al 60,9 per cento e i contratti stabili quasi 15,4 milioni, i due numeri più alti mai registrati dal 2004 in poi. Ma record simili, poi superati di mese in mese, erano già stati raggiunti per esempio dal governo Draghi. TWEET
Il 5 maggio, in un’intervista con Libero, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri Giovanbattista Fazzolari ha detto che il governo Meloni ha «completamente invertito la tendenza» dell’economia italiana. Secondo il senatore di Fratelli d’Italia, con il nuovo governo – in carica dal 22 ottobre 2022 – il Pil italiano «cresce più della media» dell’Unione europea, mentre il tasso di occupazione è il «più alto mai registrato», così come il «numero dei contratti stabili».

Statistiche alla mano, Fazzolari rivendica un’inversione di tendenza che era già stata raggiunta dai governi precedenti, come quello guidato da Mario Draghi, con Fratelli d’Italia all’opposizione in Parlamento. Di fatto il governo Meloni sta proseguendo la strada iniziata nei mesi precedenti il suo insediamento.

La crescita del Pil

Secondo le stime preliminari di Istat più aggiornate, nei primi tre mesi del 2023 il Pil italiano è cresciuto dello 0,5 per cento rispetto agli ultimi tre mesi del 2022. Questa percentuale è superiore allo 0,3 per cento di media registrato nello stesso periodo di tempo tra i 12 Paesi dell’Unione europea di cui finora Eurostat ha a disposizione i dati. Ma anche negli ultimi mesi, prima che entrasse in carica il governo Meloni, il Pil italiano è cresciuto più della media europea.

Nel 2022, quando per quasi 10 mesi ha governato il governo Draghi, il Pil dell’Italia ha segnato un +3,7 per cento rispetto al 2021, contro una media europea del 3,5 per cento. E nel 2021 la crescita rispetto all’anno precedente era stata del 7 per cento, contro una media europea del 5,4 per cento. 

Ricordiamo che nel 2020, a causa della pandemia di Covid-19, il Pil italiano era crollato del 9 per cento, uno dei cali maggiori di tutta l’Ue.

La crescita dell’occupazione

Secondo i dati più aggiornati di Istat, a marzo 2023 in Italia il tasso di occupazione, ossia il rapporto tra gli occupati e la popolazione tra i 15 e i 64 anni di età, è stato pari al 60,9 per cento, stabile rispetto al mese precedente. È la percentuale più alta mai registrata dal 2004, ossia da quando sono a disposizione i dati mensili di Istat confrontabili tra loro. 

Ma già durante i governi precedenti erano stati raggiunti (Tavola 1) i record sul tasso di occupazione, poi più volte superati. Per esempio a giugno 2019, durante il primo governo Conte, il tasso di occupazione era stato pari al 59,3 per cento, il livello più alto all’epoca registrato dal 2004 e il più alto prima della crisi causata dalla pandemia di Covid-19. A marzo 2022, durante il governo Draghi, è stata raggiunta per la prima volta la percentuale del 60 per cento e da agosto 2022 in poi il tasso di occupazione è sempre cresciuto, fino ad arrivare al 60,9 per cento del mese di marzo 2023.

Discorso analogo vale per il numero dei contratti stabili. Secondo Istat, a marzo 2023 gli occupati dipendenti con un contratto a tempo indeterminato erano quasi 15,4 milioni, il dato più alto registrato dal 2004. Ma già il governo precedente aveva registrato un record, poi superato di mese in mese. Ad aprile 2022 infatti era stata superata (Tavola 3) per la prima volta la soglia dei 15 milioni di contratti a tempo indeterminato: tra agosto e ottobre 2022 e da dicembre in poi il numero è continuato a salire.

Il verdetto

Secondo Giovanbattista Fazzolari, il governo Meloni ha «completamente invertito la tendenza» in ambito economico, visto che il Pil italiano «cresce più della media Ue» e che «abbiamo raggiunto il più alto tasso di occupazione mai registrato in Italia e il maggior numero di contratti stabili». Statistiche alla mano, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri rivendica un’inversione di tendenza già raggiunta con i governi precedenti. 

Nel primo trimestre del 2023 il Pil italiano è cresciuto più della media Ue, ma questo è avvenuto su base annuale anche nel 2022 e nel 2021. A marzo 2023 il tasso di occupazione era pari al 60,9 per cento e i contratti stabili quasi 15,4 milioni, i due numeri più alti mai registrati dal 2004 in poi. Ma record, poi superati di mese in mese, erano già stati raggiunti per esempio dal governo Draghi.

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