Il 30 giugno, in un’intervista con Libero, il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha difeso la sua proposta di reintrodurre il nome “esame di maturità” al posto dell’esame di Stato, cioè quello che conclude il percorso scolastico delle scuole superiori.
«È importante rimettere al centro il concetto di maturità abolito 25 anni fa dalla sinistra», ha detto Valditara, facendo riferimento alla riforma che ha introdotto l’attuale denominazione di “esame di Stato”. «Secondo rilevazioni demoscopiche il lavoro non è fra le priorità dei giovani», ha aggiunto il ministro, che a sostegno della sua tesi ha dichiarato: «Il numero dei NEET è in continua crescita».
L’acronimo NEET deriva dall’espressione inglese Not in Education, Employment or Training e indica i giovani che non studiano, non lavorano e non seguono percorsi di formazione. Ma numeri alla mano, non è corretto affermare – come fa Valditara – che questa parte della popolazione sia in aumento.
«È importante rimettere al centro il concetto di maturità abolito 25 anni fa dalla sinistra», ha detto Valditara, facendo riferimento alla riforma che ha introdotto l’attuale denominazione di “esame di Stato”. «Secondo rilevazioni demoscopiche il lavoro non è fra le priorità dei giovani», ha aggiunto il ministro, che a sostegno della sua tesi ha dichiarato: «Il numero dei NEET è in continua crescita».
L’acronimo NEET deriva dall’espressione inglese Not in Education, Employment or Training e indica i giovani che non studiano, non lavorano e non seguono percorsi di formazione. Ma numeri alla mano, non è corretto affermare – come fa Valditara – che questa parte della popolazione sia in aumento.