Manuale di conversazione con i parenti di centrodestra

Ansa
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Milioni di italiani stanno per festeggiare in famiglia le vacanze natalizie, anche se con molte restrizioni per limitare la diffusione del coronavirus. Ed è proprio in questo periodo dell’anno che spesso i pranzi e le cene tra parenti si trasformano in accesi dibattiti politici, con i sostenitori del governo da un lato, e quelli dell’opposizione dall’altro.

Abbiamo deciso di raccogliere in una guida i cavalli di battaglia più errati o fuorvianti della maggioranza Pd-M5s-Iv-LeU da un lato e quelli dell’alleanza di centrodestra dall’altro, così da permettere ai nostri lettori di arrivare pronti e informati a tavola.



Qui ci concentriamo sui tre principali partiti di opposizione: Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia. Quali, tra gli argomenti della propaganda di centrodestra che vi potrebbe capitare di ascoltare a tavola riproposti dai parenti, sono sbagliati, fuorvianti o imprecisi?

L’emergenza coronavirus

Partiamo, come inevitabile, dalla crisi economica e sanitaria causata dall’epidemia di coronavirus. Anche se con sfumature diverse, il centrodestra critica il governo per non essere stato in grado di gestire in maniera efficiente l’arrivo del virus nel nostro Paese.

Come abbiamo più volte sottolineato in diverse analisi, spesso le critiche rivolte all’esecutivo Conte II erano legittime e supportate dai fatti. Ma altre volte meno.

Per esempio, fin dalla prima ondata, una tendenza del centrodestra è stata quella di confrontare le misure messe in campo da altri Paesi con quelle dell’Italia, facendo paragoni tra cifre non confrontabili tra loro. Si pensi, per esempio, ai primi stanziamenti per far fronte alla crisi, o quelli dedicati a settori settori più specifici (per esempio il turismo).

Non sono poi mancate accuse al momento prive di fondamento scientifico, come quelle ripetute anche di recente in Senato dal leader della Lega Matteo Salvini, secondo cui il coronavirus sarebbe stato creato in un laboratorio di Wuhan. Lo stesso Salvini, però, ha diverse volte cambiato la propria versione dei fatti a proposito di questa tesi, alimentando la confusione sul tema. Il leader della Lega ha fatto confusione negli ultimi mesi anche su altri aspetti dell’epidemia, per esempio dicendo che i positivi al virus non sono «malati»: un messaggio fuorviante e pericoloso, come abbiamo spiegato più volte.

L’eterno ritorno del Mes…

Nel 2020 uno dei temi più cavalcati dall’opposizione è stato quello del Meccanismo europeo di stabilità (Mes), tornato di attualità in due salse. La prima fa riferimento al Pandemic crisis support, un nuovo strumento del Mes pensato per aiutare i Paesi colpiti dalla crisi sanitaria; la seconda invece riguarda la riforma del Mes, che dovrebbe essere siglata in via definitiva il prossimo gennaio.

Su entrambi i fronti – nonostante le divergenze all’interno della stessa alleanza di centrodestra – l’opposizione ha fatto un po’ di confusione.

Per esempio, non è vero – come ha detto Giorgia Meloni ad aprile scorso – che l’Italia ha firmato per attivare il Mes, o che con la riforma, il fondo potrà utilizzare «altrove» i soldi già versati dal nostro Paese, senza tener conto della volontà italiana, come invece ha accusato di recente Silvio Berlusconi.

Al momento, nessun Paese dei 19 membri del Mes ha chiesto aiuto al Pandemic crisis support, che potrebbe dare all’Italia fino a un massimo di 36 miliardi di euro da usare per spese sanitarie dirette e indirette legate all’epidemia.

… e dell’«invasione» dei migranti (che non c’è)

Sebbene rispetto agli anni scorsi sia passato un po’ in secondo piano a causa dell’emergenza coronavirus, il tema dell’immigrazione è stato spesso tirato in ballo dai partiti dell’opposizione di centrodestra.

Per diverse settimane il leitmotiv principale – condiviso in particolare da Lega e Fratelli d’Italia – è stata l’accusa secondo cui gli sbarchi fossero i principali responsabili dell’aumento dei casi di coronavirus nel nostro Paese. Ipotesi, però, smentita dai dati ufficiali.

Sempre l’andamento degli sbarchi è stato più volte chiamato in causa per criticare il governo. È vero: nel 2020 ci sono stati oltre 30 mila arrivi sulle coste italiane, il triplo rispetto al 2019, ma un dato ben inferiore rispetto alle cifre registrate tra il 2014 e il 2016, quando la media annuale era di circa 170 mila arrivi.

Infine non è vero che l’accoglienza dei migranti costi all’Italia «5 miliardi» di euro l’anno. Questo dato fa riferimento alle spese di qualche anno fa, quando l’arrivo dei migranti era stato di gran lungo superiore ai numeri registrati negli ultimi mesi.

Tasse e pensioni

Nelle ultime settimane il centrodestra si è poi compattato nell’attaccare il governo e la «sinistra», colpevoli di voler mettere le mani nelle «tasche» degli italiani, con il «furto» della patrimoniale.

L’oggetto del contendere è stato un emendamento presentato da alcuni parlamentari – e non dal governo, che si è subito schierato contro la proposta – per sostituire l’Imu e altre tasse con un’imposta calcolata sulla ricchezza dei contribuenti. In un primo momento l’emendamento era stato dichiarato inammissibile dalla Commissione Bilancio della Camera, per poi essere riammesso al dibattito parlamentare. A metà dicembre, però, l’emendamento è stato poi ritirato.

Nel 2020 la Lega ha inoltre più volte difeso l’introduzione di “quota 100”, avvenuta con il primo governo Conte, che però – dati alla mano – non è stata un successo, anzi. I beneficiari sono stati meno di quelli previsti, così come gli assunti in sostituzione di chi è uscito dal mercato del lavoro (tra l’altro, con “quota 100” sono andati in pensione anticipata oltre 7 mila dipendenti del sistema sanitario).

Molto probabilmente sono stati questi numeri a convincere il secondo governo Conte ad annunciare che “quota 100” non sarà rinnovata dopo il 2021, ultimo dei tre anni di sperimentazione della misura.

La sconfitta di Trump

Infine, a inizio novembre il centrodestra si è diviso nell’affrontare la vittoria alle presidenziali statunitensi del democratico Joe Biden, subito riconosciuto vincitore dal leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, ma non dagli alleati Giorgia Meloni e Matteo Salvini.

La prima ha più volte ripetuto di voler attendere la proclamazione, mentre il secondo ha diffuso diverse bufale a favore del presidente uscente e sconfitto Donald Trump. Per esempio, nonostante le accuse di brogli mosse da Salvini contro Biden, a poche ore dalla chiusura delle urne era già evidente non ci fossero prove di manomissioni del voto su scala nazionale. E, al momento, Trump – che in valore assoluto ha preso più consensi delle elezioni del 2016 – non ha avuto successo nelle sue battaglie legali per rimettere in discussione quanto stabilito dalla maggioranza degli elettori statunitensi.

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