Immigrazione: i programmi dei partiti a confronto

Abbiamo raccolto le proposte sull’immigrazione dei principali schieramenti in vista delle elezioni politiche del 25 settembre, indicando quali sono prive di coperture economiche
ANSA / CONCETTA RIZZO
ANSA / CONCETTA RIZZO
Domenica 25 settembre 2022 si terranno in Italia le elezioni politiche per rinnovare i membri del Parlamento. Nelle scorse settimane, i partiti e le coalizioni hanno presentato i loro programmi (qui trovi tutti i testi) con le proposte che intendono adottare se riusciranno ad andare al governo.

Dalla coalizione di centrodestra, formata da Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia, fino a Italexit di Gianluigi Paragone, abbiamo raccolto le principali proposte dei vari schieramenti sull’immigrazione, indicando quali sono prive di coperture economiche. Su 38 proposte, in 19 casi (il 50 per cento) le varie liste non hanno spiegato da dove prenderanno le risorse per finanziarle, in 13 casi (il 34 per cento) le proposte sono a costo zero, mentre in 6 casi (il 16 per cento) le coperture sono incerte.

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Coalizione di centrodestra (Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Noi moderati)

Contrasto all’immigrazione irregolare e gestione ordinata dei flussi legali di immigrazione. Coperture non indicate

Favorire l’inclusione sociale e lavorativa degli immigrati regolari. Coperture non indicate

Forza Italia

• “Piano Marshall europeo” di aiuti per l’Africa per ridurre significativamente l’immigrazione e aumentare la collaborazione militare con i Paesi del Nord Africa e del Corno d’Africa. Coperture non indicate

Fratelli d’Italia

Difesa dei confini nazionali ed europei come previsto dal Trattato di Schengen e richiesto dall’Ue, con controllo delle frontiere e blocco degli sbarchi per fermare, in accordo con le autorità del Nord Africa, la tratta degli esseri umani. Coperture non indicate

Creazione di hot-spot nei territori extra-europei, gestiti dall’Ue, per valutare le richieste d’asilo e la distribuzione equa solo degli aventi diritto nei 27 Paesi membri (c.d. blocco navale). Coperture non indicate

Decreto flussi come strumento di cooperazione internazionale, gestione degli ingressi regolari in Italia. Coperture non indicate

Accordi tra Ue e Stati terzi per la gestione dei rimpatri di clandestini e irregolari, subordinando gli accordi di cooperazione alla disponibilità al rimpatrio degli Stati di provenienza. Coperture non indicate

Lega

Nessuna modifica alla normativa sulla cittadinanza. Costo zero

Conferma e rafforzamento del memorandum con la Libia e con la Guardia costiera Libica. Costo zero

Pattugliamento congiunto nelle acque territoriali in Libia e Tunisia. Coperture non indicate

Ripristino dei divieti di ingresso, sosta e transito in acque nazionali per le organizzazioni non governative straniere riaffermando il principio della sicurezza negli ingressi nelle acque nazionali. Costo zero

Ripristino del periodo di permanenza nei Centri permanenza per i rimpatri (Cpr), fino a 180 giorni e creazione nuovi Cpr (uno per Regione). Coperture non indicate

Introduzione di programmi specifici di formazione professionale e di collocamento per i giovani delle “secondo generazioni” e rilancio della lotta allo sfruttamento dell’immigrazione clandestina nel mercato del lavoro. Coperture non indicate

Partito democratico

Creazione di un’Agenzia di Coordinamento delle politiche migratorie, che diventi il principale attore di riferimento per tutto ciò che riguarda il monitoraggio e la gestione dei flussi. Coperture non indicate

Abolizione della legge “Bossi-Fini”. Costo zero

Nuovo modello di accoglienza fondato su piccoli centri diffusi sul territorio. Coperture non indicate

Allargamento dei corridoi umanitari (promossi da Comunità di S. Egidio, Federazioni Chiese Evangeliche, Tavola Valdese e Caritas), organizzati in caso di situazioni di particolare emergenza. Coperture non indicate

Superamento del regolamento di Dublino, la convenzione europea che contiene le regole per determinare lo Stato competente per l’esame di una domanda di asilo. Costo zero

Alleanza Verdi Sinistra

Riforma della legge “Bossi-Fini”. Costo zero

Revisione degli accordi Italia-Libia ed abolizione dei finanziamenti alla guardia costiera libica. Costo zero

Superamento del regolamento di Dublino e parametri uniformi nel sistema di accoglienza. Costo zero

Abolizione dei Cpr. Costo zero

Iscrizione dei migranti ai centri per l’impiego con il permesso dello “Straniero temporaneamente presente” (Stp). Costo zero

Più Europa

Abolire la Legge Bossi-Fini e porre fine all’attuale memorandum d’intesa sulla migrazione siglato tra il governo italiano e quello libico, che ha avallato pratiche lesive dei diritti umani denunciate e riconosciute anche dalle Nazioni Unite, e in particolare al sostegno alla Guardia costiera libica. Costo zero

Cancellazione del regolamento di Dublino. Costo zero

Attivare accordi e protocolli internazionali con Stati, università e centri di formazione per certificare le competenze dei migranti nei paesi di origine secondo gli standard europei e i profili richiesti dalle imprese italiane per rispondere alle esigenze del mercato del lavoro nazionale. Coperture non indicate

Stanziare entro il 2030 lo 0,70 per cento del reddito nazionale lordo a favore dei partenariati per lo sviluppo e l’eradicazione della povertà. Coperture non indicate

Movimento 5 stelle

Adozione di un meccanismo comunitario per definire la gestione dei flussi migratori e le operazioni di primo intervento, nonché la successiva accoglienza, ripartizione e distribuzione tra i paesi membri dell’Unione europea. Coperture non indicate

Lotta alla tratta di esseri umani e rafforzamento delle politiche di inclusione e integrazione sociale e culturale. Coperture non indicate

Azione-Italia viva [1]

Combattere l’immigrazione clandestina favorendo ingressi regolari e programmati: accordi di cooperazione con i Paesi di origine e di transito che prevedano politiche commerciali, difesa, institution building, linee di finanziamento dedicate, allargamento dell’unione doganale, e programmazione dei flussi migratori regolari, sulla base delle esigenze del mercato del lavoro. Coperture incerte

Corsi intensivi obbligatori di lingua e cultura italiana per i neo-arrivati. Coperture incerte

Regolarizzazione dei migranti irregolari già residenti in Italia che hanno un lavoro. Coperture incerte

Introduzione dello ius scholae per chi abbia frequentato per almeno 5 anni un percorso di formazione in Italia e concedere la cittadinanza a tutti gli studenti stranieri che hanno svolto e completato gli studi universitari in Italia. Costo zero

Superare il trattato di Dublino e creare un sistema europeo comune di asilo che, dopo una breve fase di registrazione negli Stati alle frontiere esterne, distribuisca i richiedenti asilo negli Stati membri dell’Ue, tenendo conto delle circostanze personali. Coperture incerte

Espansione dei corridoi umanitari. Coperture incerte

Istituire un Ministero per le migrazioni. Coperture incerte

Italexit

Bloccare gli imbarchi in Africa del Nord. Questo può essere fatto solo attraverso l’utilizzo di una forza internazionale di pace e di assistenza umanitaria di almeno 50 mila uomini che vada a mettere in sicurezza le coste delle Libia. Questa forza deve essere multilaterale, con l’appoggio del governo Libico e sotto il controllo dell’Onu; dovrà non solo controllare le coste per evitare gli imbarchi ma anche gestire e attrezzare i campi profughi. Coperture non indicate

Controllo dei confini e la regolazione dei flussi migratori deve costituire un punto importante degli obiettivi della nostra politica estera aiutando i paesi di provenienza a creare le condizioni socioeconomiche affinché i giovani possano trovarvi i mezzi per poter vivere nel proprio Paese e non essere costretti ad emigrare lasciando le proprie famiglie di origine in condizioni di grande povertà. Coperture non indicate

Il programma di Impegno civico di Luigi Di Maio non contiene nessuna proposta sul tema dell’immigrazione.

[1] Alle proposte di Azione-Italia viva abbiamo assegnato Coperture incerte perché il programma elettorale prevede di finanziare gli interventi proposti con la lotta all’evasione fiscale e la riduzione della spesa in acquisti della pubblica amministrazione, senza fornire però cifre precise.

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