Più di nove promesse elettorali su dieci, contenute nei programmi dei principali partiti candidati alle elezioni del 25 settembre, non hanno coperture economiche. Detta in parole semplici: i politici promettono agli elettori che introdurranno centinaia di interventi, senza però quasi mai dire dove prenderanno i soldi per finanziarli.
Testi alla mano, abbiamo analizzato i quattro programmi elettorali della coalizione di centrodestra, formata da Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega e Noi moderati, del Partito democratico, del Movimento 5 stelle e dell’alleanza tra Azione e Italia viva. Da un lato, abbiamo isolato le promesse che prevedono una spesa per lo Stato, e quindi l’impiego di nuove risorse economiche; dall’altro lato, abbiamo preso in considerazione le promesse con cui i partiti sperano di aumentare le entrate per lo Stato o di risparmiare.
Tra le 328 proposte isolate nei quattro programmi, solo in 13 casi sono specificate, a volte anche solo in linea generale, le risorse per finanziarle: in oltre il 96 per cento dei casi, le coperture mancano del tutto.
Testi alla mano, abbiamo analizzato i quattro programmi elettorali della coalizione di centrodestra, formata da Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega e Noi moderati, del Partito democratico, del Movimento 5 stelle e dell’alleanza tra Azione e Italia viva. Da un lato, abbiamo isolato le promesse che prevedono una spesa per lo Stato, e quindi l’impiego di nuove risorse economiche; dall’altro lato, abbiamo preso in considerazione le promesse con cui i partiti sperano di aumentare le entrate per lo Stato o di risparmiare.
Tra le 328 proposte isolate nei quattro programmi, solo in 13 casi sono specificate, a volte anche solo in linea generale, le risorse per finanziarle: in oltre il 96 per cento dei casi, le coperture mancano del tutto.