Aggiornamento 24 settembre, ore 9:00 – Nel pomeriggio del 23 settembre il deputato di Forza Italia Enrico Costa si è dimesso dall’incarico di presidente della Giunta per le autorizzazioni della Camera. Costa ha annunciato la sua decisione con una lettera al presidente della Camera Lorenzo Fontana. «Ritengo che la Giunta vada tutelata con la responsabilità di scongiurare tensioni che posso giudicare strumentali, ma che la distoglierebbero dai suoi compiti delicati», si legge nella lettera. Il 25 settembre la deputata Mara Carfagna è passata ufficialmente al gruppo Misto della Camera e il suo incarico di segretaria di presidenza è cessato. La Camera dovrà quindi eleggere un nuovo segretario in rappresentanza del gruppo di Azione.
Nel giro di pochi giorni Azione, il partito di Carlo Calenda, ha perso quattro parlamentari, rispettivamente due deputati e due senatori. Il primo ad andarsene in ordine di tempo è stato il deputato Enrico Costa, che ha annunciato la sua uscita da Azione il 16 settembre, tornando in Forza Italia, partito che aveva lasciato ad agosto 2020. Il giorno dopo hanno abbandonato il partito anche la deputata Mara Carfagna e le senatrici Mariastella Gelmini e Giusy Versace, che sono passate per ora nel gruppo Misto di Camera e Senato.
I quattro parlamentari sono usciti da Azione perché hanno detto di non condividere la decisione del partito di allearsi con il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle in occasione delle prossime elezioni regionali, in Emilia-Romagna, Liguria e Umbria, con la prospettiva poi di un’alleanza più stabile con i partiti di Elly Schlein e Giuseppe Conte. «Rispettiamo le scelte personali, ma riteniamo grave e incoerente passare dall’opposizione alla maggioranza a metà legislatura contravvenendo così al mandato degli elettori», ha risposto Azione su X. Il 18 settembre, nel corso di una riunione della direzione nazionale del partito, Calenda ha detto che il posizionamento di Azione è «distinto dal “Campo largo” [ossia la possibile alleanza tra i partiti all’opposizione, ndr] e dai populismi di destra e di sinistra».
In ogni caso, con l’uscita di questi quattro parlamentari Azione ha perso esponenti di rilievo. In particolare, Costa e Gelmini erano entrambi vicesegretari del partito, mentre Carfagna era la presidente. Al momento non è chiaro da chi saranno sostituiti e sul sito ufficiale di Azione non è più visibile la pagina dedicata alla segreteria nazionale. Le uscite di Costa, Gelmini e Carfagna dal partito di Calenda potranno comunque cambiare anche alcuni equilibri all’interno delle giunte e delle commissioni in Parlamento, con tutta probabilità a favore dei partiti che sostengono il governo Meloni.
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Nel giro di pochi giorni Azione, il partito di Carlo Calenda, ha perso quattro parlamentari, rispettivamente due deputati e due senatori. Il primo ad andarsene in ordine di tempo è stato il deputato Enrico Costa, che ha annunciato la sua uscita da Azione il 16 settembre, tornando in Forza Italia, partito che aveva lasciato ad agosto 2020. Il giorno dopo hanno abbandonato il partito anche la deputata Mara Carfagna e le senatrici Mariastella Gelmini e Giusy Versace, che sono passate per ora nel gruppo Misto di Camera e Senato.
I quattro parlamentari sono usciti da Azione perché hanno detto di non condividere la decisione del partito di allearsi con il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle in occasione delle prossime elezioni regionali, in Emilia-Romagna, Liguria e Umbria, con la prospettiva poi di un’alleanza più stabile con i partiti di Elly Schlein e Giuseppe Conte. «Rispettiamo le scelte personali, ma riteniamo grave e incoerente passare dall’opposizione alla maggioranza a metà legislatura contravvenendo così al mandato degli elettori», ha risposto Azione su X. Il 18 settembre, nel corso di una riunione della direzione nazionale del partito, Calenda ha detto che il posizionamento di Azione è «distinto dal “Campo largo” [ossia la possibile alleanza tra i partiti all’opposizione, ndr] e dai populismi di destra e di sinistra».
In ogni caso, con l’uscita di questi quattro parlamentari Azione ha perso esponenti di rilievo. In particolare, Costa e Gelmini erano entrambi vicesegretari del partito, mentre Carfagna era la presidente. Al momento non è chiaro da chi saranno sostituiti e sul sito ufficiale di Azione non è più visibile la pagina dedicata alla segreteria nazionale. Le uscite di Costa, Gelmini e Carfagna dal partito di Calenda potranno comunque cambiare anche alcuni equilibri all’interno delle giunte e delle commissioni in Parlamento, con tutta probabilità a favore dei partiti che sostengono il governo Meloni.