Aggiornamento 2 agosto, ore 13:00 – Il 31 luglio il Comitato consultivo sulla condotta dei deputati ha approvato le linee guida proposte nella scorsa legislatura dal deputato Luca Pastorino. Il testo è ora passato all’esame dell’Ufficio di presidenza della Camera per l’eventuale via libera definitivo.
In teoria, in Italia i deputati e i senatori sono tenuti a rispettare due codici di condotta, introdotti rispettivamente nel 2016 alla Camera e nel 2022 al Senato. Questi codici stabiliscono, tra gli altri, i principi di trasparenza da osservare sugli incarichi ricoperti durante il mandato dai parlamentari, sulla rendicontazione delle spese sostenute e sugli eventuali doni ricevuti.
Nella pratica, però, i codici di condotta della Camera e del Senato contano fino a un certo punto: entrambi hanno alcuni problemi e contengono norme mai applicate, nonostante i richiami e le raccomandazioni fatte negli anni da alcune organizzazioni internazionali.
In teoria, in Italia i deputati e i senatori sono tenuti a rispettare due codici di condotta, introdotti rispettivamente nel 2016 alla Camera e nel 2022 al Senato. Questi codici stabiliscono, tra gli altri, i principi di trasparenza da osservare sugli incarichi ricoperti durante il mandato dai parlamentari, sulla rendicontazione delle spese sostenute e sugli eventuali doni ricevuti.
Nella pratica, però, i codici di condotta della Camera e del Senato contano fino a un certo punto: entrambi hanno alcuni problemi e contengono norme mai applicate, nonostante i richiami e le raccomandazioni fatte negli anni da alcune organizzazioni internazionali.