In queste settimane i partiti di maggioranza non hanno partecipato a diverse sedute parlamentari, mandando a vuoto l’elezione di alcuni ruoli chiave all’interno della Camera e del Senato. Per esempio il 30 ottobre i partiti che sostengono il governo hanno disertato per la terza volta consecutiva l’elezione del nuovo presidente della Giunta per le autorizzazioni della Camera, l’organo che si esprime sui processi giudiziari che coinvolgono i deputati. Secondo fonti parlamentari, la decisione dei partiti della maggioranza è stata una risposta alla scelta dei partiti all’opposizione di non partecipare lo scorso 8 ottobre alla votazione per l’elezione di un giudice della Corte Costituzionale e alla loro indisponibilità a confermare la nuovo presidente della Rai, Simona Agnes, in Commissione di Vigilanza Rai.
Come anticipato, non è la prima volta che nell’ultimo periodo i partiti della maggioranza e dell’opposizione disertano le votazioni, anzi: considerando l’episodio più recente, nel mese di ottobre sono sette le votazioni in cui i due schieramenti si sono “sfidati”, scegliendo di non partecipare ai lavori di giunte, commissioni e aule parlamentari, causando in alcuni casi uno stallo istituzionale.
Come anticipato, non è la prima volta che nell’ultimo periodo i partiti della maggioranza e dell’opposizione disertano le votazioni, anzi: considerando l’episodio più recente, nel mese di ottobre sono sette le votazioni in cui i due schieramenti si sono “sfidati”, scegliendo di non partecipare ai lavori di giunte, commissioni e aule parlamentari, causando in alcuni casi uno stallo istituzionale.