È passato un anno da quando la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha partecipato all’ultima conferenza stampa a Palazzo Chigi, sede del governo, per presentare un provvedimento approvato dal Consiglio dei ministri. Il 3 novembre 2023, infatti, Meloni si era presentata davanti ai giornalisti per commentare il disegno di legge di riforma costituzionale per l’elezione diretta del presidente del Consiglio, al momento all’esame della Camera. In quell’occasione, insieme a Meloni c’erano tra gli altri i due vicepresidenti del Consiglio Antonio Tajani e Matteo Salvini, e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano. Nei mesi successivi, questi esponenti del governo si sono ripresentati in diverse conferenze stampa a Palazzo Chigi, mentre Meloni no.
La stessa presidente del Consiglio, il 16 ottobre, non ha partecipato alla conferenza stampa sulla nuova legge di Bilancio per il 2025, depositata poi dal governo in Parlamento. Il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti aveva dichiarato che Meloni avrebbe risposto alle domande dei giornalisti il 21 ottobre: quel giorno la conferenza stampa è stata rinviata al 22 ottobre, ma successivamente è stata cancellata. È la prima volta da molti anni che succede un fatto simile (il 16 ottobre 2023, nella conferenza stampa sulla legge di Bilancio per il 2024, Meloni aveva tenuto un discorso introduttivo senza rispondere alle domande dei giornalisti).
Negli ultimi 12 mesi la presidente del Consiglio ha partecipato comunque a quattro conferenze stampa, non dedicate però a singoli provvedimenti adottati dal suo governo, come decreti-legge o riforme. Il 22 novembre 2023 Meloni ha risposto ad alcune domande, insieme al cancelliere tedesco Olaf Scholz, dopo un vertice intergovernativo a Berlino, in Germania. Il 4 gennaio 2024 la leader di Fratelli d’Italia ha partecipato alla tradizionale conferenza stampa di fine anno e oltre sei mesi dopo, il 15 giugno, ha tenuto una conferenza stampa in Puglia, al termine del vertice dei Paesi del G7. Infine, lo scorso 16 settembre Meloni e il primo ministro britannico Keir Starmer hanno risposto ad alcune domande dei giornalisti al termine della visita di Starmer a Roma.
Invece di partecipare alle conferenze stampa, Meloni ha preferito confrontarsi con i giornalisti nei cosiddetti “punti stampa”, ossia quei momenti a margine di eventi istituzionali in cui i presidenti del Consiglio rispondono alle domande dei giornalisti. Rispetto alle conferenze stampa, i punti stampa sono più brevi nella durata, con risposte più fugaci e meno dettagliate di quanto avviene normalmente in conferenza.
Secondo i calcoli di Pagella Politica, dal 4 novembre 2023 al 31 ottobre 2024 23 esponenti del governo (18 ministri, tre viceministri e due sottosegretari) hanno partecipato a conferenze stampa organizzate per presentare e commentare provvedimenti presi dal Consiglio dei ministri, tra cui alcuni importanti. Per esempio, il 24 novembre 2023 il ministro per gli Affari europei, per le politiche di coesione e per il Pnrr Raffaele Fitto ha tenuto una conferenza stampa per presentare la revisione del Piano nazionale di riprese e resilienza (Pnrr). Fitto, tra l’altro, è l’esponente del governo che ha partecipato a più conferenze: dieci.
Il 9 aprile 2024 Giorgetti e il suo viceministro Maurizio Leo hanno presentato in conferenza stampa il Documento di economia e finanza (DEF). Il 29 maggio il ministro della Giustizia Carlo Nordio, insieme a Mantovano, ha partecipato a una conferenza stampa per commentare il disegno di legge di riforma costituzionale approvato dal governo sulla separazione delle carriere dei magistrati. Il 19 settembre il ministro per la Protezione civile e le Politiche del Mare Nello Musumeci si è confrontato con i giornalisti per parlare dell’alluvione che nelle ore precedenti aveva colpito una parte dell’Emilia-Romagna. Il 10 ottobre il ministro della Difesa Guido Crosetto ha tenuto una conferenza stampa sulla situazione del contingente italiano impegnato in Libano, mentre il 16 ottobre – come detto – Giorgetti e Leo hanno presentato in conferenza stampa il disegno di legge di Bilancio per il 2025. Come detto, a nessuno di questi incontri ha partecipato la presidente del Consiglio.
La stessa presidente del Consiglio, il 16 ottobre, non ha partecipato alla conferenza stampa sulla nuova legge di Bilancio per il 2025, depositata poi dal governo in Parlamento. Il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti aveva dichiarato che Meloni avrebbe risposto alle domande dei giornalisti il 21 ottobre: quel giorno la conferenza stampa è stata rinviata al 22 ottobre, ma successivamente è stata cancellata. È la prima volta da molti anni che succede un fatto simile (il 16 ottobre 2023, nella conferenza stampa sulla legge di Bilancio per il 2024, Meloni aveva tenuto un discorso introduttivo senza rispondere alle domande dei giornalisti).
Negli ultimi 12 mesi la presidente del Consiglio ha partecipato comunque a quattro conferenze stampa, non dedicate però a singoli provvedimenti adottati dal suo governo, come decreti-legge o riforme. Il 22 novembre 2023 Meloni ha risposto ad alcune domande, insieme al cancelliere tedesco Olaf Scholz, dopo un vertice intergovernativo a Berlino, in Germania. Il 4 gennaio 2024 la leader di Fratelli d’Italia ha partecipato alla tradizionale conferenza stampa di fine anno e oltre sei mesi dopo, il 15 giugno, ha tenuto una conferenza stampa in Puglia, al termine del vertice dei Paesi del G7. Infine, lo scorso 16 settembre Meloni e il primo ministro britannico Keir Starmer hanno risposto ad alcune domande dei giornalisti al termine della visita di Starmer a Roma.
Invece di partecipare alle conferenze stampa, Meloni ha preferito confrontarsi con i giornalisti nei cosiddetti “punti stampa”, ossia quei momenti a margine di eventi istituzionali in cui i presidenti del Consiglio rispondono alle domande dei giornalisti. Rispetto alle conferenze stampa, i punti stampa sono più brevi nella durata, con risposte più fugaci e meno dettagliate di quanto avviene normalmente in conferenza.
Secondo i calcoli di Pagella Politica, dal 4 novembre 2023 al 31 ottobre 2024 23 esponenti del governo (18 ministri, tre viceministri e due sottosegretari) hanno partecipato a conferenze stampa organizzate per presentare e commentare provvedimenti presi dal Consiglio dei ministri, tra cui alcuni importanti. Per esempio, il 24 novembre 2023 il ministro per gli Affari europei, per le politiche di coesione e per il Pnrr Raffaele Fitto ha tenuto una conferenza stampa per presentare la revisione del Piano nazionale di riprese e resilienza (Pnrr). Fitto, tra l’altro, è l’esponente del governo che ha partecipato a più conferenze: dieci.
Il 9 aprile 2024 Giorgetti e il suo viceministro Maurizio Leo hanno presentato in conferenza stampa il Documento di economia e finanza (DEF). Il 29 maggio il ministro della Giustizia Carlo Nordio, insieme a Mantovano, ha partecipato a una conferenza stampa per commentare il disegno di legge di riforma costituzionale approvato dal governo sulla separazione delle carriere dei magistrati. Il 19 settembre il ministro per la Protezione civile e le Politiche del Mare Nello Musumeci si è confrontato con i giornalisti per parlare dell’alluvione che nelle ore precedenti aveva colpito una parte dell’Emilia-Romagna. Il 10 ottobre il ministro della Difesa Guido Crosetto ha tenuto una conferenza stampa sulla situazione del contingente italiano impegnato in Libano, mentre il 16 ottobre – come detto – Giorgetti e Leo hanno presentato in conferenza stampa il disegno di legge di Bilancio per il 2025. Come detto, a nessuno di questi incontri ha partecipato la presidente del Consiglio.