Quanti soldi dà l’Italia all’Unione europea? E quanti ne riceve? Questa duplice domanda è diventata una specie di mantra. Pagella Politica ha affrontato l’argomento più volte: nel 2014, a luglio e alla fine del 2015, e l’ultima volta a gennaio dell’anno da poco concluso. Il protagonista delle dichiarazioni era l’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi che, nel citare l’entità del contributo nazionale a Bruxelles e gonfiando un po’ le cifre, si è sempre guadagnato un Nì.



Stavolta invece la parola passa a Matteo Salvini: durante una puntata di Coffee Break il segretario federale della Lega Nord ha detto che l’Ue si prende dall’Italia 20 miliardi mentre noi ne abbiamo indietro dodici. Quale sarà il verdetto stavolta?



I dati del 2015



Il politico è cambiato, la fonte di riferimento no. Per verificare i numeri del bilancio europeo, occorre consultare la sezione interattiva del sito della Commissione europea dove sono registrate le voci di entrata e di spesa per ogni singolo Stato membro. I dati più aggiornati risalgono al 2015, anno in cui l’Italia ha versato all’Ue 14,2 miliardi di euro e ne ha ricevuti da Bruxelles 12,3. Confrontando queste cifre con i numeri dell’anno precedente salta all’occhio che il nostro Paese ha speso cento milioni in meno e ha ottenuto quasi due miliardi in più, collocandosi al quarto posto tra i Paesi Ue per i finanziamenti ricevuti, come mostra il grafico sottostante.



Se guardiamo ancora più indietro, vediamo che i contributi sono stati molto simili negli ultimi anni (ce ne siamo già occupati qui). Dal 2000 ad oggi le spese Ue in Italia sono oscillate tra gli 8 e i 16 miliardi circa ma l’Italia non ha mai sborsato i tanto decantati 20 miliardi.



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Come si finanzia l’Ue?



La domanda sorge spontanea e la risposta è disponibile sul sito dell’istituzione. Qui leggiamo che “le fonti di finanziamento dell’UE comprendono i contributi dei paesi membri, i dazi all’importazione sui prodotti provenienti dall’esterno dell’Unione e le multe applicate alle imprese che non rispettano la normativa europea. I paesi dell’UE concordano con diversi anni di anticipo l’entità del bilancio e le modalità di finanziamento”.



Il 27 giugno 2013 i deputati di Parlamento, Consiglio e Commissione hanno raggiunto l’accordo per il budget europeo 2014-2020, ovvero un quadro finanziario pluriennale che programma i fondi destinati alle politiche europee. In questi sette anni sono stati messi in cantiere 960 miliardi per gli stanziamenti d’impegno (gli importi che l’Ue può promettere di spendere in un determinato esercizio) e 908 miliardi per gli stanziamenti di pagamento (le spese effettuate dall’Ue in un determinato esercizio).






Il verdetto



Ospite della trasmissione Coffee Break, Matteo Salvini ha rispolverato un grande classico: il contributo dell’Italia all’Unione europea. Venti miliardi contro i dodici destinati dall’Europa al nostro Paese, secondo il leader della Lega Nord. Una dichiarazione che ci ricorda lo stesso bilancio fatto da Matteo Renzi negli ultimi anni, analizzato più volte da Pagella Politica. Consultando il sito della Commissione europea, scopriamo che nel 2015 l’Italia ha versato 14,2 miliardi di euro e ne ha incassati 12,3. Le cifre degli ultimi anni si attestano su questi livelli e dimostrano che l’Italia non ha mai speso venti miliardi. Anche quest’anno un bel Nì.