Il 2 luglio è uscito I mostri e come sconfiggerli, il nuovo libro del leader di Azione Carlo Calenda.
Abbiamo verificato 15 frasi contenute nelle 176 pagine del volume edito da Feltrinelli per capire quali tra queste siano vere, o meno.
1. La percezione degli stranieri
«Gli italiani sono convinti che un terzo dei residenti in Italia sia costituito da extracomunitari. La realtà è un’altra: circa il 10 per cento della popolazione residente è composto da stranieri»
Qui Calenda cita due dati corretti, ma fa un po’ di confusione tra «extracomunitari» e «stranieri».
A ottobre 2019 la società di ricerca Ipsos ha pubblicato CiakMigration, un’indagine sulla percezione del fenomeno migratorio e sul diritto all’accoglienza, realizzata per la onlus WeWorld, attiva nel settore dei diritti umani e dell’infanzia. Secondo i dati raccolti da Ipsos, per gli italiani «il 31 per cento dei residenti» nel nostro Paese è uno «straniero».
La percentuale citata da Calenda è corretta, ma il leader di Azione è impreciso perché parla di «extracomunitari», che sono un sottoinsieme della popolazione straniera residente in Italia.
Nel 2019, secondo l’Istat, i cittadini stranieri residenti nel nostro Paese erano oltre 5,2 milioni, l’8,7 per cento su una popolazione complessiva di oltre 60,3 milioni di persone. Tra tutti gli stranieri, l’anno scorso circa 3,7 milioni erano cittadini extracomunitari, il 6,1 per cento sulla popolazione totale residente in Italia.
2. Salvini e l’andamento dei rimpatri
Con Salvini ministro «i rimpatri» sono «persino diminuiti rispetto alla precedente gestione»
Come abbiamo scritto in passato, non è facile avere statistiche ufficiali e aggiornate sui rimpatri effettuati dal nostro Paese. A febbraio 2020, grazie a una richiesta di accesso civico generalizzato (più comunemente chiamata “Foia”), Pagella Politica ha ottenuto i dati mensili e divisi per nazionalità sui rimpatri forzati eseguiti dall’Italia negli anni 2017, 2018 e 2019.
Dal 1° giugno 2018 al 4 settembre 2019, con il leader della Lega Matteo Salvini a capo del Ministero dell’Interno sono stati effettuati in totale 8.383 rimpatri forzati: ossia circa 18,2 al giorno (mentre in campagna elettorale Salvini ne aveva promessi «cento al giorno»).
Con Marco Minniti (Partito democratico), predecessore di Salvini come ministro dell’Interno, i numeri erano stati pressoché simili, con una media di 18,1 rimpatri forzati al giorno.
Calenda sbaglia dunque quando dice che con Salvini ministro i rimpatri sono «persino diminuiti». Sono infatti rimasti sostanzialmente invariati.
Abbiamo verificato 15 frasi contenute nelle 176 pagine del volume edito da Feltrinelli per capire quali tra queste siano vere, o meno.
1. La percezione degli stranieri
«Gli italiani sono convinti che un terzo dei residenti in Italia sia costituito da extracomunitari. La realtà è un’altra: circa il 10 per cento della popolazione residente è composto da stranieri»
Qui Calenda cita due dati corretti, ma fa un po’ di confusione tra «extracomunitari» e «stranieri».
A ottobre 2019 la società di ricerca Ipsos ha pubblicato CiakMigration, un’indagine sulla percezione del fenomeno migratorio e sul diritto all’accoglienza, realizzata per la onlus WeWorld, attiva nel settore dei diritti umani e dell’infanzia. Secondo i dati raccolti da Ipsos, per gli italiani «il 31 per cento dei residenti» nel nostro Paese è uno «straniero».
La percentuale citata da Calenda è corretta, ma il leader di Azione è impreciso perché parla di «extracomunitari», che sono un sottoinsieme della popolazione straniera residente in Italia.
Nel 2019, secondo l’Istat, i cittadini stranieri residenti nel nostro Paese erano oltre 5,2 milioni, l’8,7 per cento su una popolazione complessiva di oltre 60,3 milioni di persone. Tra tutti gli stranieri, l’anno scorso circa 3,7 milioni erano cittadini extracomunitari, il 6,1 per cento sulla popolazione totale residente in Italia.
2. Salvini e l’andamento dei rimpatri
Con Salvini ministro «i rimpatri» sono «persino diminuiti rispetto alla precedente gestione»
Come abbiamo scritto in passato, non è facile avere statistiche ufficiali e aggiornate sui rimpatri effettuati dal nostro Paese. A febbraio 2020, grazie a una richiesta di accesso civico generalizzato (più comunemente chiamata “Foia”), Pagella Politica ha ottenuto i dati mensili e divisi per nazionalità sui rimpatri forzati eseguiti dall’Italia negli anni 2017, 2018 e 2019.
Dal 1° giugno 2018 al 4 settembre 2019, con il leader della Lega Matteo Salvini a capo del Ministero dell’Interno sono stati effettuati in totale 8.383 rimpatri forzati: ossia circa 18,2 al giorno (mentre in campagna elettorale Salvini ne aveva promessi «cento al giorno»).
Con Marco Minniti (Partito democratico), predecessore di Salvini come ministro dell’Interno, i numeri erano stati pressoché simili, con una media di 18,1 rimpatri forzati al giorno.
Calenda sbaglia dunque quando dice che con Salvini ministro i rimpatri sono «persino diminuiti». Sono infatti rimasti sostanzialmente invariati.