Aggiornamento, ore 15 del 27 febbraio 2020: Abbiamo ricevuto, e pubblichiamo in calce all’articolo, la replica di Eurispes.
Davvero centinaia e centinaia di miliardi di euro di spesa pubblica sono stati dirottati dal Sud al Nord? L’ultimo capitolo del dibattito sulle differenze tra le regioni italiane e i suoi motivi si è arricchito da poco di un numero molto preciso – 840 miliardi – che ha causato molta discussione. Ma che, come vedremo, non è per nulla affidabile.
Un articolo pubblicato il 7 febbraio 2019 dalla Gazzetta del Mezzogiorno con il titolo “Tolti al Sud e dati al Nord 840 miliardi di euro in 17 anni” ha portato a molte migliaia di reazioni sui social network. Nel pezzo, firmato dall’ex direttore del quotidiano Lino Patruno, viene spiegato che, secondo alcuni calcoli, «dal 2000 al 2017 lo Stato italiano ha sottratto […] al Sud 840 miliardi di euro, in media 46,7 miliardi all’anno». Soldi che – a detta di Patruno – non sarebbero stati «solo sottratti, ma dati al Nord».
Ma le cose stanno davvero come le descrive Patruno? No, vediamo perché.
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Davvero centinaia e centinaia di miliardi di euro di spesa pubblica sono stati dirottati dal Sud al Nord? L’ultimo capitolo del dibattito sulle differenze tra le regioni italiane e i suoi motivi si è arricchito da poco di un numero molto preciso – 840 miliardi – che ha causato molta discussione. Ma che, come vedremo, non è per nulla affidabile.
Un articolo pubblicato il 7 febbraio 2019 dalla Gazzetta del Mezzogiorno con il titolo “Tolti al Sud e dati al Nord 840 miliardi di euro in 17 anni” ha portato a molte migliaia di reazioni sui social network. Nel pezzo, firmato dall’ex direttore del quotidiano Lino Patruno, viene spiegato che, secondo alcuni calcoli, «dal 2000 al 2017 lo Stato italiano ha sottratto […] al Sud 840 miliardi di euro, in media 46,7 miliardi all’anno». Soldi che – a detta di Patruno – non sarebbero stati «solo sottratti, ma dati al Nord».
Ma le cose stanno davvero come le descrive Patruno? No, vediamo perché.