Il 29 febbraio, ospite a Coffee Break su La7, il deputato di Italia Viva Luigi Marattin si è scontrato sul tema delle risorse per la sanità con il medico Walter Ricciardi, membro del comitato esecutivo dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e consigliere del ministro della Salute per il coordinamento con le istituzioni sanitarie internazionali.
«A crisi [causata dal nuovo coronavirus n.d.r.] finita, perché la crisi finirà, bisogna interrogarsi se tagliare 37 miliardi al servizio sanitario nazionale nei passati sette anni sia stata un’ottima idea», ha detto (min. 15:58) l’ex presidente dell’Istituto superiore di sanità, a cui è seguita la replica di Marattin.
«Per chi sta a casa, volevo ricordare che non sono stati tagliati 37 miliardi negli ultimi sette anni al servizio sanitario nazionale», ha dichiarato (min. 17:40) il deputato di Italia Viva. «Il Fondo sanitario nazionale è sempre cresciuto negli ultimi 20 anni, ebbe soltanto una stabilità nel 2012 o nel 2013».
Chi è che ha ragione tra i due? Abbiamo verificato e la risposta è entrambi, a seconda di che cosa si intenda per “tagli”. Partiamo prima con la frase di Marattin, per poi approfondire il numero citato da Ricciardi.
«A crisi [causata dal nuovo coronavirus n.d.r.] finita, perché la crisi finirà, bisogna interrogarsi se tagliare 37 miliardi al servizio sanitario nazionale nei passati sette anni sia stata un’ottima idea», ha detto (min. 15:58) l’ex presidente dell’Istituto superiore di sanità, a cui è seguita la replica di Marattin.
«Per chi sta a casa, volevo ricordare che non sono stati tagliati 37 miliardi negli ultimi sette anni al servizio sanitario nazionale», ha dichiarato (min. 17:40) il deputato di Italia Viva. «Il Fondo sanitario nazionale è sempre cresciuto negli ultimi 20 anni, ebbe soltanto una stabilità nel 2012 o nel 2013».
Chi è che ha ragione tra i due? Abbiamo verificato e la risposta è entrambi, a seconda di che cosa si intenda per “tagli”. Partiamo prima con la frase di Marattin, per poi approfondire il numero citato da Ricciardi.