A marzo il Pd è cresciuto molto nei sondaggi

E ha definitivamente riconquistato il secondo posto dietro a Fratelli d’Italia, con il Movimento 5 stelle staccato di oltre 4 punti percentuali
ANSA / ELISABETTA BARACCHI
ANSA / ELISABETTA BARACCHI
Durante il mese di marzo i sondaggi hanno registrato un aumento dei consensi a favore del Partito democratico e un calo diffuso tra gli altri partiti, in particolare per il Movimento 5 stelle. 

Per capire che cosa dicono i sondaggi a marzo e come sono cambiati rispetto al mese precedente, abbiamo analizzato tutti i sondaggi realizzati in questo periodo di tempo, pubblicati sul sito della Presidenza del Consiglio. Per evitare distorsioni, abbiamo pesato i risultati dei sondaggi per la dimensione del campione degli intervistati e per la data in cui sono stati condotti.

Va ricordato che i sondaggi vanno letti con attenzione. Per esempio hanno tutti un margine di incertezza: per questo motivo guardiamo alla media dei sondaggi, e non a un singolo sondaggio, per avere un quadro il più affidabile possibile.

Che cosa dicono i sondaggi a marzo

I sondaggi condotti durante il mese di marzo mostrano che Fratelli d’Italia è tutt’oggi il primo partito del Paese con il 29,5 per cento dei consensi (il dato è all’interno di un intervallo di incertezza che va dal 26,7 al 32,3 per cento). 

A differenza di febbraio al secondo posto non c’è più il Movimento 5 Stelle, ma il Partito democratico con il 20,1 per cento (17,6-22,6 per cento). Con tutta probabilità il partito ha ricevuto una spinta nei consensi – come vedremo meglio fra poco – con l’elezione della nuova segretaria Elly Schlein, avvenuta il 26 febbraio con le primarie. 

Il movimento guidato dall’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte è ora dato al 15,4 per cento (13,2-17,7 per cento), una percentuale di consensi in linea con i voti ottenuti alle elezioni del 25 settembre 2022. Rispetto al voto, il Partito democratico ha invece circa un punto percentuale in più. 

Sotto al dieci per cento ci sono la Lega con l’8,6 per cento (6,9-10,4 per cento), Azione e Italia viva con il 7,6 per cento (6-9,3 per cento) e Forza Italia con il 6,8 per cento (5,2-8,3 per cento). 

Tra i partiti minori ci sono Alleanza Verdi-Sinistra con il 3 per cento (1,9-4 per cento), Più Europa con il 2,2 per cento (1,3-3,1 per cento) e infine Italexit con l’1,9 per cento (1,1-2,8 per cento). Gli altri partiti sono analizzati da troppi pochi sondaggisti per avere dati affidabili.

Come i sondaggi sono cambiati a marzo

Come anticipato, nel mese di marzo c’è stata una crescita del Partito democratico che ha aumentato i propri consensi di 2,6 punti percentuali. Il risultato è attribuibile alla spinta politica e mediatica arrivata dalle primarie che hanno visto una vittoria a sorpresa di Schlein sul presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. 

A essere stato particolarmente danneggiato è il Movimento 5 Stelle che ha perso 1,3 punti percentuali e adesso è dietro al Pd. Già a febbraio si era visto un avvicinamento tra i due principali partiti di opposizione, ora staccati da quattro punti e mezzo [1]. 

Nella coalizione di governo Fratelli d’Italia ha perso 0,2 punti percentuali, la Lega 0,4 e Forza Italia 0,2 per cento. Complessivamente quindi i tre partiti di centrodestra hanno visto i propri consensi calare di 0,8 punti percentuali. A marzo il governo è stato oggetto di varie critiche, in particolare per il naufragio di Cutro in Calabria.

Azione e Italia Viva hanno avuto un calo di consensi di 0,1 punti percentuali, mentre sia Alleanza Verdi-Sinistra sia Più Europa di 0,3. È probabile che tutti e tre gli schieramenti abbiano pagato la maggiore attenzione ricevuta dal Partito democratico. Italexit, il partito di Gianluigi Paragone che sta cambiando nome in Per l’Italia con Paragone, è invece fermo ai consensi registrati a febbraio.
[1] Le variazioni possono non coincidere con quelle dell’articolo sul mese di febbraio perché la media è stata ricalcolata tenendo conto dei sondaggi usciti all’inizio del mese di febbraio, ma condotti a gennaio.

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