A maggio Fratelli d’Italia e Pd crescono nei sondaggi, Azione e Forza Italia scendono

Anche il Movimento 5 stelle ha registrato una leggera crescita, mentre la Lega resta stabile rispetto ad aprile. Nel complesso c’è stato un consolidamento dei consensi formatosi nelle scorse settimane
ANSA
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Durante il mese di maggio i sondaggi hanno registrato un aumento dei consensi per i principali tre partiti italiani – Fratelli d’Italia, Partito democratico e Movimento 5 stelle – e un calo soprattutto per Azione e Forza Italia.  

Per capire che cosa dicono i sondaggi a maggio e come sono cambiati rispetto ad aprile, abbiamo analizzato tutti i sondaggi realizzati in questo mese, pubblicati sul sito della Presidenza del Consiglio. Per evitare distorsioni, abbiamo pesato i risultati dei sondaggi per la dimensione del campione degli intervistati e per la data in cui sono stati condotti.  

Ricordiamo che i sondaggi vanno letti con attenzione. Per esempio hanno tutti un margine di incertezza: per questo motivo guardiamo alla media dei sondaggi, e non a un singolo sondaggio, per avere un quadro il più affidabile possibile.

Che cosa dicono i sondaggi a maggio

Secondo i sondaggi condotti nel mese di maggio, Fratelli d’Italia è ancora saldamente il primo partito. Il partito della presidente del Consiglio Giorgia Meloni è infatti dato al 29,4 per cento dei consensi (percentuale all’interno di un intervallo di incertezza che va dal 26,5 al 32,2 per cento). Al secondo posto c’è il Partito democratico con il 20,6 per cento (18,1-23,1 per cento) e al terzo posto il Movimento 5 Stelle con il 15,9 per cento (13,6-18,1 per cento). A maggio dunque è stata confermata la distanza che si è formata negli scorsi due mesi tra il partito guidato da Elly Schlein e quello di Giuseppe Conte.

Al quarto e al quinto posto ci sono poi i due partiti alleati di Fratelli d’Italia: la Lega di Matteo Salvini è al 9,1 per cento (7,3-10,9 per cento), mentre Forza Italia di Silvio Berlusconi è ferma al 7,1 per cento (5,5-8,6 per cento). Sommati tra loro, i consensi dei tre partiti al governo arrivano al 45,6 per cento, una percentuale più alta dei voti presi il 25 settembre 2022 alle elezioni politiche

A maggio Azione e Italia viva sono stati sondati per tutto il mese separati a seguito del fallimento del progetto di formare un unico partito. Il partito di Carlo Calenda è dato al 3,9 per cento (2,7-5,1 per cento), mentre quello di Matteo Renzi al 2 per cento (1,1-2,9). 

Con percentuali più alte di Italia Viva ci sono Alleanza Verdi-Sinistra, formata da Sinistra italiana ed Europa verde, con il 3,2 per cento (2,1-4,3 per cento), Più Europa con il 2,3 per cento (1,3-3,2 per cento) e Italexit con il 2,1 per cento (1,2-3 per cento). In termini di consensi il partito di Renzi è quello con le percentuali più basse tra quelli che sono analizzati con regolarità dai sondaggi.

Come i sondaggi sono cambiati a maggio

Come successo ad aprile, anche a maggio i sondaggi non hanno registrato grandi variazioni nei consensi dei partiti: alcuni aumenti e cali ci sono stati, ma al massimo si è verificato un consolidamento delle posizioni precedenti.

Nella coalizione di governo Fratelli d’Italia ha guadagnato 0,3 punti percentuali, passando dal 29,1 al 29,4 per cento, la Lega è rimasta stabile al 9,1 per cento, mentre Forza Italia ha perso 0,3 punti scendendo dal 7,4 al 7,1 per cento. Nel complesso i tre partiti di centrodestra sono rimasti sostanzialmente allo stesso livello, complice il lieve aumento del partito di Meloni e il lieve calo di quello di Berlusconi.

Nel centrosinistra il Partito democratico ha guadagnato mezzo punto percentuale passando dal 20,1 al 20,6 per cento, Alleanza Verdi-Sinistra 0,4 punti, salendo dal 2,8 al 3,2 per cento, mentre Più Europa ha perso due decimi passando dal 2,3 al 2,1 per cento. In questo caso la coalizione di centrosinistra ha guadagnato 0,7 punti percentuali.

Fuori dalle due coalizioni ci sono il Movimento 5 Stelle, che è cresciuto di 0,3 punti percentuali passando dal 15,6 al 15,9 per cento, Azione che è passata dal 4,3 al 3,9 per cento, perdendo 0,4 punti percentuali, e Italia Viva che dal 2,1 è ora dato al 2 per cento, in calo di 0,1 punti percentuali. Le divisioni che nelle ultime settimane hanno segnato il rapporto tra questi ultimi due partiti sembrano avere avuto un impatto negativo sui loro consensi. Infine a maggio Italexit è di fatto rimasto stabile.

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