Domenica 25 settembre, alle elezioni politiche per eleggere il nuovo Parlamento, la coalizione di centrodestra, formata da Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Noi moderati, ha preso il 44,2 per cento dei voti. Questo significa che avrà la maggioranza dei seggi in Parlamento e che, salvo sorprese, riceverà l’incarico dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella per formare il governo.
La coalizione di centrosinistra, composta da Partito democratico, Alleanza Verdi-Sinistra, Più Europa e Impegno civico, si è fermata intorno al 26 per cento dei collegi, mentre il Movimento 5 stelle, che ha corso da solo alle elezioni, intorno al 15 per cento. L’alleanza tra Azione e Italia viva, che ha partecipato al voto con una lista comune, ha preso il 7,7 per cento dei consensi.
Secondo il Ministero dell’Interno, alle urne si è recato circa il 64 per cento del totale delle cittadine e dei cittadini aventi diritto di voto: è la percentuale più bassa della storia repubblicana italiana. Alle ore 7:30 del 26 settembre, il conteggio dei voti per l’elezione della Camera e del Senato non è ancora terminato, ma le percentuali viste sopra, se cambieranno, lo faranno di poco.
A poche ore dalla chiusura delle urne, cerchiamo di capire quali partiti hanno vinto le elezioni e quali le hanno perse, guardando a due indicatori, relativi alla Camera: quanto hanno fatto meglio o peggio degli ultimi sondaggi pubblicamente disponibili, usciti il 9 settembre, e quanti hanno fatto meglio o peggio rispetto alle scorse elezioni politiche, tenutesi il 4 marzo 2018.
La coalizione di centrosinistra, composta da Partito democratico, Alleanza Verdi-Sinistra, Più Europa e Impegno civico, si è fermata intorno al 26 per cento dei collegi, mentre il Movimento 5 stelle, che ha corso da solo alle elezioni, intorno al 15 per cento. L’alleanza tra Azione e Italia viva, che ha partecipato al voto con una lista comune, ha preso il 7,7 per cento dei consensi.
Secondo il Ministero dell’Interno, alle urne si è recato circa il 64 per cento del totale delle cittadine e dei cittadini aventi diritto di voto: è la percentuale più bassa della storia repubblicana italiana. Alle ore 7:30 del 26 settembre, il conteggio dei voti per l’elezione della Camera e del Senato non è ancora terminato, ma le percentuali viste sopra, se cambieranno, lo faranno di poco.
A poche ore dalla chiusura delle urne, cerchiamo di capire quali partiti hanno vinto le elezioni e quali le hanno perse, guardando a due indicatori, relativi alla Camera: quanto hanno fatto meglio o peggio degli ultimi sondaggi pubblicamente disponibili, usciti il 9 settembre, e quanti hanno fatto meglio o peggio rispetto alle scorse elezioni politiche, tenutesi il 4 marzo 2018.