L’obiettivo dichiarato dell’alleanza tra Azione e Italia viva alle elezioni del 25 settembre è quello di ottenere tra il 10 e il 12 per cento dei voti. Il 30 agosto, ospite a Sky TG24, il leader della lista Carlo Calenda ha dichiarato che questo risultato impedirebbe una «vittoria netta» della coalizione di centrodestra e spingerebbe alla formazione di un nuovo governo “di unità nazionale” – nelle intenzioni di Calenda, di nuovo guidato da Mario Draghi e supportato anche dal Partito democratico, dalla Lega e da Forza Italia.
Numeri alla mano, quanto è realistico uno scenario di questo tipo?
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