In Italia, capire la reale dimensione della violenza contro le donne è ancora un problema aperto. I dati disponibili sono spesso vecchi, incompleti o presentati in modo poco utile per un’analisi approfondita. Molti episodi di violenza non vengono denunciati: troppe donne scelgono di non rivolgersi alle forze dell’ordine, per paura, vergogna o mancanza di fiducia. Eppure, nonostante l’assenza di numeri chiari, la violenza di genere resta al centro del dibattito pubblico e politico.
Nelle scorse settimane, alcune dichiarazioni di esponenti politici hanno riacceso le polemiche, suggerendo un legame tra l’aumento delle violenze sessuali e l’immigrazione irregolare. Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni hanno sostenuto questa tesi, senza però avere a supporto dati solidi.
Di fronte a un fenomeno così complesso come la violenza contro le donne, una delle sfide principali è misurarlo: come si può combattere un problema che ancora sfugge ai numeri, ostacolando così la definizione di interventi concreti ed efficaci?
Nelle scorse settimane, alcune dichiarazioni di esponenti politici hanno riacceso le polemiche, suggerendo un legame tra l’aumento delle violenze sessuali e l’immigrazione irregolare. Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni hanno sostenuto questa tesi, senza però avere a supporto dati solidi.
Di fronte a un fenomeno così complesso come la violenza contro le donne, una delle sfide principali è misurarlo: come si può combattere un problema che ancora sfugge ai numeri, ostacolando così la definizione di interventi concreti ed efficaci?