Lunedì 2 dicembre, intorno alle 12:30, il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Tommaso Foti ha giurato come nuovo ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). Foti ha preso così il posto ricoperto finora da Raffaele Fitto, da poco nominato commissario europeo e vicepresidente della Commissione europea guidata da Ursula von der Leyen.

Diplomato al liceo scientifico e dirigente d’azienda, Foti ha 66 anni ed è originario di Piacenza. Da giovane ha fatto parte del Fronte della Gioventù, il movimento giovanile del Movimento Sociale Italiano, partito della destra postfascista confluito nel 1995 in Alleanza Nazionale. Proprio in quota Alleanza Nazionale Foti è stato eletto per la prima volta alla Camera nel 1996, venendo rieletto per quattro legislature consecutive fino al 2013. In quell’anno, dopo aver contribuito alla fondazione di Fratelli d’Italia, non è stato rieletto in Parlamento, dove è tornato cinque anni dopo. Alle elezioni politiche del 2018 Foti è stato rieletto alla Camera, venendo confermato alle elezioni del 2022. 

A novembre 2022 Foti ha assunto l’incarico di presidente del gruppo parlamentare (ossia di “capogruppo”) di Fratelli d’Italia alla Camera al posto di Francesco Lollobrigida, diventato ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare. 

Foti è considerato molto vicino alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, e negli scorsi giorni il suo nome era circolato più volte come possibile sostituto di Fitto. In passato Foti è stato più volte consigliere comunale a Piacenza, consigliere provinciale della stessa provincia e consigliere regionale in Emilia-Romagna.

Dopo aver giurato al Quirinale alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, Foti ha assunto tutte le deleghe ricoperte in precedenza da Fitto. Tra queste, ci sono quelle relative alle Politiche di coesione e al PNRR. Le prime sono le politiche dell’Ue volte a ridurre il divario tra i territori, mentre il PNRR è il piano da 194,4 miliardi di euro finanziato dall’Ue per il rilancio dell’economia italiana dopo la pandemia da Covid-19. Al posto di Foti, come capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera è stato nominato Galeazzo Bignami, che fino a oggi ricopriva la carica di viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.

È la seconda volta che cambia un ministro nel governo Meloni: a settembre l’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano si è dimesso ed è stato sostituito da Alessandro Giuli. In questi due anni hanno lasciato il loro ruolo di governo anche l’ex sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi e l’ex sottosegretaria all’Università Augusta Montaruli, entrambi coinvolti in vicende giudiziarie.

Nel frattempo, l’ex ministro Fitto si è dimesso anche dalla carica di deputato, per via dell’incompatibilità tra questo ruolo e quello di commissario europeo. Al suo posto è stato proclamato deputato Antonio Maria Gabellone, attuale consigliere regionale di Fratelli d’Italia in Puglia e primo dei “non eletti” nel collegio plurinominale Puglia-04 alle ultime elezioni politiche.