Fratelli d’Italia, il partito più votato alle elezioni del 25 settembre, ha raccolto durante la campagna elettorale donazioni per circa 2,1 milioni di euro, quasi un milione di euro in più del Partito democratico, per fare un esempio. La cifra finale è destinata a salire perché i numeri a disposizione arrivano solo alla fine del mese di agosto. Gran parte dei versamenti a Fratelli d’Italia proviene dai suoi candidati al Parlamento e da politici locali, ma anche da alcune società riconducibili al partito e da aziende private che operano in vari settori industriali, tra cui quello della difesa.
I dati sui finanziamenti sono pubblicamente consultabili dall’elenco delle erogazioni versate a favore di partiti e movimenti politici, scaricabile dal sito della Camera. Queste includono sia le donazioni dei privati cittadini e delle imprese sia i contributi economici dei parlamentari, previsti dallo statuto del partito. Quest’ultimo stabilisce che le quote versate dagli eletti devono essere fissate dalla presidente, dopo aver consultato i vertici del partito.
In questa nostra analisi abbiamo considerato solo i finanziamenti ricevuti dalla sezione nazionale di Fratelli d’Italia e non quelli ricevuti dalle sezioni locali del partito, tranne un caso specifico.
I dati sui finanziamenti sono pubblicamente consultabili dall’elenco delle erogazioni versate a favore di partiti e movimenti politici, scaricabile dal sito della Camera. Queste includono sia le donazioni dei privati cittadini e delle imprese sia i contributi economici dei parlamentari, previsti dallo statuto del partito. Quest’ultimo stabilisce che le quote versate dagli eletti devono essere fissate dalla presidente, dopo aver consultato i vertici del partito.
In questa nostra analisi abbiamo considerato solo i finanziamenti ricevuti dalla sezione nazionale di Fratelli d’Italia e non quelli ricevuti dalle sezioni locali del partito, tranne un caso specifico.