Antonio Decaro (Partito Democratico) ha vinto le elezioni in Puglia ed è stato eletto presidente della regione. Sostenuto dalla coalizione di centrosinistra e dal Movimento 5 Stelle, Decaro ha sconfitto l’imprenditore Luigi Lobuono, candidato della coalizione di centrodestra.
Parlamentare europeo del Partito Democratico ed ex sindaco di Bari, Decaro prende il posto del presidente uscente Michele Emiliano, che ha governato la Regione Puglia dal 2015 per dieci anni consecutivi, e che non si è potuto ricandidare per via del limite nazionale dei mandati dei presidenti di regione.
Secondo le ultime proiezioni – ossia le stime statistiche che anticipano i risultati finali, basandosi su un campione rappresentativo di sezioni scrutinate – Decaro ha raccolto oltre il 66 per cento dei voti, Lobuono il 32 per cento circa. Mentre lo spoglio dei voti è in corso, la distanza tra Decaro e Lobuono non è colmabile.
Oltre a loro due, c’erano altri due candidati alla presidenza. Ada Donno è sostenuta dalla lista “Puglia Pacifista Popolare” ha preso circa l’1 per cento, mentre Sabino Mangano, supportato dalla lista civica “Alleanza Civica per la Puglia”, meno dell’1 per cento.
L’affluenza al voto è stata del 41,9 per cento circa: in altre parole, in queste elezioni regionali in Puglia ha votato meno di un elettore su due. Rispetto alle scorse elezioni l’affluenza è calata di oltre 14 punti: nel 2020, infatti, aveva votato il 56,4 per cento degli elettori, in concomitanza con il referendum costituzionale sul taglio del numero dei parlamentari.
Insieme a quelle in Puglia, il 23 e 24 novembre si sono tenute anche elezioni regionali in Veneto e Campania, dove sono stati eletti presidente rispettivamente il candidato di centrodestra Alberto Stefani (Lega) e il candidato del centrosinistra e del Movimento 5 Stelle Roberto Fico.
Parlamentare europeo del Partito Democratico ed ex sindaco di Bari, Decaro prende il posto del presidente uscente Michele Emiliano, che ha governato la Regione Puglia dal 2015 per dieci anni consecutivi, e che non si è potuto ricandidare per via del limite nazionale dei mandati dei presidenti di regione.
Secondo le ultime proiezioni – ossia le stime statistiche che anticipano i risultati finali, basandosi su un campione rappresentativo di sezioni scrutinate – Decaro ha raccolto oltre il 66 per cento dei voti, Lobuono il 32 per cento circa. Mentre lo spoglio dei voti è in corso, la distanza tra Decaro e Lobuono non è colmabile.
Oltre a loro due, c’erano altri due candidati alla presidenza. Ada Donno è sostenuta dalla lista “Puglia Pacifista Popolare” ha preso circa l’1 per cento, mentre Sabino Mangano, supportato dalla lista civica “Alleanza Civica per la Puglia”, meno dell’1 per cento.
L’affluenza al voto è stata del 41,9 per cento circa: in altre parole, in queste elezioni regionali in Puglia ha votato meno di un elettore su due. Rispetto alle scorse elezioni l’affluenza è calata di oltre 14 punti: nel 2020, infatti, aveva votato il 56,4 per cento degli elettori, in concomitanza con il referendum costituzionale sul taglio del numero dei parlamentari.
Insieme a quelle in Puglia, il 23 e 24 novembre si sono tenute anche elezioni regionali in Veneto e Campania, dove sono stati eletti presidente rispettivamente il candidato di centrodestra Alberto Stefani (Lega) e il candidato del centrosinistra e del Movimento 5 Stelle Roberto Fico.