Quasi come fosse un appuntamento fisso, nel nostro Paese ogni legislatura ha il suo momento in cui si torna a parlare della possibilità di cambiare la legge elettorale, ossia del sistema di regole con cui vengono assegnati i seggi in Parlamento in base ai voti degli elettori. Da qualche giorno infatti i partiti che sostengono il governo Meloni hanno iniziato a discutere delle eventuali modifiche da apportare all’attuale sistema con cui si è votato nel 2018 e nel 2022.
In Italia la legge elettorale attualmente in vigore è il cosiddetto Rosatellum, dal nome di Ettore Rosato (oggi vicesegretario di Azione), uno dei principali sostenitori del testo quando è stato approvato. È un sistema elettorale misto fatto al 63 per cento da un sistema proporzionale senza preferenze e al 37 per cento da un sistema uninominale. Il Rosatellum però è una legge elettorale con diversi problemi e dai risultati imprevedibili, che in questi anni è stata criticata da più parti politiche.
Ma quali altri sistemi elettorali si potrebbero adottare?
In Italia la legge elettorale attualmente in vigore è il cosiddetto Rosatellum, dal nome di Ettore Rosato (oggi vicesegretario di Azione), uno dei principali sostenitori del testo quando è stato approvato. È un sistema elettorale misto fatto al 63 per cento da un sistema proporzionale senza preferenze e al 37 per cento da un sistema uninominale. Il Rosatellum però è una legge elettorale con diversi problemi e dai risultati imprevedibili, che in questi anni è stata criticata da più parti politiche.
Ma quali altri sistemi elettorali si potrebbero adottare?