Nelle ultime settimane vari esponenti del governo Meloni hanno commentato con entusiasmo il rallentamento dell’inflazione che si sta registrando in Italia. Per esempio lo scorso 5 gennaio il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha pubblicato su X un grafico, mostrando correttamente che a dicembre 2023 i prezzi in Italia erano aumentati in media dello 0,5 per cento rispetto allo stesso mese del 2022. Questo aumento è il più basso tra i Paesi dell’area euro, inferiore alla crescita dei prezzi registrata nello stesso mese in Francia, Spagna e Germania.
Come abbiamo spiegato in altre analisi (e come ha ammesso lo stesso governo Meloni), il rallentamento dell’inflazione non è merito di misure come il tabellone con i prezzi medi dei carburanti o il “carrello anti-inflazione”. Ma nonostante il rallentamento dell’inflazione, l’aumento dei prezzi registrato dai cittadini italiani dall’inizio della crisi inflattiva è più alto rispetto a quello di altri grandi Paesi europei, come Francia e Spagna. Questa differenza è dovuta soprattutto a una maggiore esposizione all’andamento del prezzo del gas.
Come abbiamo spiegato in altre analisi (e come ha ammesso lo stesso governo Meloni), il rallentamento dell’inflazione non è merito di misure come il tabellone con i prezzi medi dei carburanti o il “carrello anti-inflazione”. Ma nonostante il rallentamento dell’inflazione, l’aumento dei prezzi registrato dai cittadini italiani dall’inizio della crisi inflattiva è più alto rispetto a quello di altri grandi Paesi europei, come Francia e Spagna. Questa differenza è dovuta soprattutto a una maggiore esposizione all’andamento del prezzo del gas.