A febbraio il centrodestra è sceso nei sondaggi

La coalizione che sostiene il governo è calata di oltre un punto percentuale, mentre è cresciuto il PD
Ansa
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I sondaggi condotti nel mese di febbraio hanno registrato alcuni cambiamenti nei consensi dei partiti rispetto a gennaio: sono scesi quelli dei partiti di centrodestra e del Movimento 5 Stelle, mentre sono cresciuti quelli del Partito Democratico e di Alleanza Verdi-Sinistra. 

Per capire che cosa dicono i sondaggi più recenti abbiamo analizzato tutti quelli realizzati nel corso di febbraio pubblicati sul sito della Presidenza del Consiglio dei ministri. Per evitare distorsioni abbiamo poi pesato i risultati dei sondaggi per la dimensione del campione degli intervistati e per la data in cui sono stati condotti. Ricordiamo che i sondaggi vanno letti con attenzione. Per esempio hanno tutti un margine di incertezza: per questo motivo guardiamo alla media dei sondaggi, e non a un singolo sondaggio, per avere un quadro il più affidabile possibile.

Che cosa dicono i sondaggi a febbraio

Se si votasse oggi, Fratelli d’Italia sarebbe la prima forza politica del Paese: il partito della presidente del Consiglio Giorgia Meloni otterrebbe il 28,3 per cento dei consensi (questa percentuale è compresa in un intervallo di incertezza che va dal 25,5 al 31,1 per cento). 

Come nei mesi passati, al secondo posto c’è il Partito Democratico con il 19,7 per cento (17,2-22,2 per cento), seguito a distanza di tre punti e mezzo dal Movimento 5 Stelle con il 16,2 per cento (13,9-18,5 per cento). Il partito di Giuseppe Conte è ormai al terzo posto da un anno e al momento non sembra in grado di superare il partito di Elly Schlein.

A seguire ci sono i due alleati di governo di Fratelli d’Italia: la Lega con l’8,3 per cento (6,6-10,1 per cento) e Forza Italia con il 7,6 per cento (5,9-9,2 per cento). I due partiti sono molto vicini tra loro e gli intervalli di incertezza si sovrappongono. Nel complesso la coalizione di centrodestra ha il 44,2 per cento dei consensi, gli stessi ottenuti alle elezioni politiche del 25 settembre 2022.

Seguono poi i partiti più piccoli: Azione è al 3,9 per cento (2,7-5,1 per cento), Alleanza Verdi-Sinistra al 3,8 per cento (2,7-5,1 per cento), Italia Viva al 3,2 per cento (2,1-4,3 per cento) e Più Europa al 2,5 per cento (1,6-3,5 per cento).

Da questo mese nella nostra media dei sondaggi non consideriamo più Italexit, il partito euroscettico fondato dal giornalista Gianluigi Paragone. Italexit non è più rilevato dalla metà dei sondaggisti e il dato che otterremmo considerandolo non sarebbe affidabile.

Come sono cambiati i sondaggi a febbraio

Rispetto a fine gennaio i sondaggi hanno registrato diverse variazioni. Questo non succedeva da diversi mesi, ed è probabilmente dovuto al fatto che si avvicinano le elezioni europee in programma a giugno. 

A febbraio Fratelli d’Italia ha perso sei decimi di consenso passando dal 28,9 al 28,3 per cento, così come la Lega che è scesa dall’8,9 all’8,3 per cento, mentre Forza Italia ha guadagnato un decimo passando dal 7,5 al 7,6 per cento. Complessivamente la coalizione di governo ha quindi perso oltre un punto percentuale. 

Nel centrosinistra il Partito Democratico ha guadagnato mezzo punto passando dal 19,2 al 19,7 per cento, mentre Alleanza Verdi-Sinistra è passata dal 3,5 al 3,8 per cento e Più Europa è rimasta stabile al 2,5 per cento. 

Il Movimento 5 Stelle ha perso tre decimi di punto passando dal 16,5 al 16,2 per cento, mentre Azione ha perso un decimo, passando dal 4 al 3,9 per cento. Italia Viva è invece passata dal 3,1 al 3,2 per cento guadagnando un decimo di punto.

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