Nel 2025 i sondaggi sono cambiati pochissimo

Quest’anno i rapporti tra le due coalizioni sono rimasti praticamente identici, con il centrodestra stabile al 47 per cento
Ansa
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A dicembre il dibattito politico si è concentrato sulla legge di Bilancio, che quest’anno ha causato diversi grattacapi al governo, soprattutto per quanto riguarda le pensioni. Le difficoltà della maggioranza però non si sono tradotte in un calo dei consensi, anzi: nel corso di tutto il 2025 i rapporti tra le due coalizioni sono rimasti sostanzialmente identici. A gennaio i tre partiti di centrodestra – Fratelli d’Italia, Forza Italia e la Lega – avevano il 47,7 per cento dei consensi e ora sono al 47,4 per cento, mentre Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi-Sinistra sono passati dal 42,7 al 41,4 per cento. I tre partiti di centro – Azione, Italia Viva e Più Europa – valevano il 7 per cento e ora il 6,9 per cento. 
L’opposizione quest’anno non è stata in grado di scalfire il consenso del governo. Si tratta di una situazione molto inusuale, sia in Italia sia in Europa, visto che tradizionalmente i partiti al potere perdono consensi. Invece le variazioni sono state minime: il partito di Giorgia Meloni ha persino guadagnato qualche punto decimale, mentre i due alleati ne hanno perso qualcuno. Il Partito Democratico ha perso quasi due punti, mentre il Movimento 5 Stelle è salito di circa un punto e mezzo. Negli altri partiti non si sono registrati cambiamenti significativi.

Come ogni mese, abbiamo calcolato la media dei sondaggi pubblicati sul sito della Presidenza del Consiglio dei ministri, attribuendo a ciascuna rilevazione un peso diverso in base alla dimensione del campione e alla data del sondaggio. Questo metodo riduce l’influenza dei singoli sondaggi e offre un quadro più affidabile sull’orientamento di voto degli elettori. È comunque necessario interpretare questi dati con cautela, perché i sondaggi presentano sempre un margine di incertezza.

Che cosa dicono i sondaggi di dicembre

Se si votasse oggi, Fratelli d’Italia otterrebbe il 30,5 per cento dei consensi, un valore che si colloca in un intervallo di incertezza tra il 27,9 e il 33,1 per cento. Al secondo posto c’è il Partito Democratico con il 22 per cento (19,7-24,4 per cento), seguito dal Movimento 5 Stelle al 12,8 per cento (10,9-14,6 per cento).
Al quarto e al quinto posto ci sono i due alleati di governo di Fratelli d’Italia, con percentuali molto vicine tra loro: Forza Italia è all’8,6 per cento (7-10,1 per cento) e la Lega all’8,3 per cento (6,8-9,8 per cento). Da ormai un anno il partito guidato da Antonio Tajani conserva un leggero ma costante vantaggio su quello di Matteo Salvini.

Tra gli altri partiti dell’opposizione, Alleanza Verdi-Sinistra – formata da Europa Verde e Sinistra Italiana – è al 6,6 per cento (5,2-8 per cento), e mantiene un ampio margine su Azione, stimata al 3,1 per cento (2,1-4,1 per cento). Il partito di Carlo Calenda continua a essere davanti a Italia Viva, al 2,3 per cento (1,5-3,1 per cento), e a Più Europa, che si colloca all’1,5 per cento (0,8-2,3 per cento).

Come sono cambiati i sondaggi rispetto a novembre

Anche questo mese non ci sono state particolari variazioni, nonostante le polemiche legate alla legge di Bilancio. A dicembre infatti Fratelli d’Italia ha perso 0,4 punti percentuali rispetto a novembre, tornando al livello di ottobre. Forza Italia e la Lega sono in leggera crescita con un aumento rispettivamente di un decimale e di tre decimali.
All’opposizione, il Partito Democratico è rimasto sostanzialmente fermo salendo di 0,1 punti, mentre il Movimento 5 Stelle ha guadagnato 0,4 punti percentuali. Alleanza Verdi-Sinistra, Azione e Più Europa hanno perso un decimale ciascuno e Italia Viva due decimali.
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