Che cosa dicono i sondaggi a quasi un mese dalle europee

Ad aprile Fratelli d’Italia è calato leggermente rispetto a marzo, il PD e la Lega non hanno registrato variazioni, il Movimento 5 Stelle e Forza Italia sono cresciuti di poco
Ansa
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Manca poco più di un mese alle elezioni europee dell’8 e 9 giugno e i sondaggi condotti ad aprile non hanno registrato grandi cambiamenti rispetto a marzo. Nel complesso, c’è stato un leggero calo di Fratelli d’Italia, Alleanza Verdi-Sinistra e Azione, e una leggera crescita del Movimento 5 Stelle e di Forza Italia, mentre il PD e la Lega sono rimasti stabili. Da questo mese abbiamo analizzato anche la media dei sondaggi di tre nuove liste che hanno annunciato la volontà di presentarsi alle elezioni europee dell’8 e 9 giugno: la lista “Stati Uniti d’Europa”, ossia l’alleanza tra Italia Viva e Più Europa, la lista “Pace Terra Dignità”, guidata dal giornalista Michele Santoro, e la lista “Libertà”, che riunisce 19 partiti sotto la guida di Cateno De Luca, ex sindaco di Messina e leader di Sud Chiama Nord. 

Per capire che cosa dicono i sondaggi più recenti abbiamo analizzato tutti quelli realizzati nel corso di aprile pubblicati sul sito della Presidenza del Consiglio dei ministri. Per evitare distorsioni abbiamo poi pesato i risultati dei sondaggi per la dimensione del campione degli intervistati e per la data in cui sono stati condotti. Ricordiamo che i sondaggi vanno letti con attenzione. Per esempio hanno tutti un margine di incertezza: per questo motivo guardiamo alla media dei sondaggi, e non a un singolo sondaggio, per avere un quadro il più affidabile possibile.

I sondaggi analizzati in questo articolo tengono conto solo in parte delle candidature alle elezioni europee annunciate negli scorsi giorni da alcuni leader di partito. Il segretario di Forza Italia Antonio Tajani ha detto che si candiderà il 20 aprile, la segretaria del PD Elly Schlein il giorno dopo, mentre la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni e il segretario di Azione Carlo Calenda hanno annunciato la loro candidatura il 28 aprile. 

Che cosa dicono i sondaggi ad aprile

Se si votasse oggi, Fratelli d’Italia sarebbe la prima forza politica del Paese: il partito della presidente del Consiglio Meloni otterrebbe il 27,1 per cento dei consensi (questa percentuale è compresa in un intervallo di incertezza che va dal 24,4 al 29,9 per cento).

Al secondo posto c’è il Partito Democratico con il 20 per cento (17,5-22,5 per cento), seguito a distanza di quattro punti dal Movimento 5 Stelle con il 16 per cento (13,7-18,3 per cento). Il partito di Giuseppe Conte è ormai al terzo posto da oltre un anno, ma ad aprile il divario con il partito di Schlein ha smesso di aumentare. 

A seguire ci sono i due alleati di governo di Fratelli d’Italia: Forza Italia con l’8,5 per cento (6,8-10,2 per cento) e la Lega con l’8 per cento (6,3-9,7 per cento). Ad aprile il partito guidato da Tajani ha così confermato il sorpasso effettuato a marzo sul partito di Matteo Salvini. 

Tra le altre forze politiche, la lista “Stati Uniti d’Europa” è al 5 per cento (3,6-6,3 per cento), Alleanza Verdi-Sinistra – formata da Europa Verde e Sinistra Italiana – è al 3,9 per cento (2,7-5,1 per cento) e Azione è al 3,7 per cento (2,6-5,9 per cento). La lista “Pace Terra Dignità” è al 2,2 per cento (1,3-3 per cento), mentre la lista “Libertà” è all’1,7 per cento (0,9-2,5 per cento).

Come sono cambiati i sondaggi ad aprile

I sondaggi ad aprile non hanno registrato grandi variazioni, mentre a marzo c’erano stati un po’ di cambiamenti, complice l’acceso dibattito politico per le elezioni regionali in Sardegna e Abruzzo, e l’inizio della campagna elettorale per le europee. 

Ad aprile Fratelli d’Italia ha perso due decimi, passando dal 27,3 al 27,1 per cento, mentre la Lega è rimasta stabile all’8 per cento e Forza Italia ha guadagnato tre decimi, passando dall’8,2 all’8,5 per cento. Nel complesso la coalizione di governo è rimasta sostanzialmente stabile dopo che nei due mesi precedenti aveva perso oltre un punto e mezzo. 

Nel centrosinistra il Partito Democratico è rimasto stabile al 20 per cento, mentre il Movimento 5 Stelle ha guadagnato due decimi passando dal 15,8 al 16 per cento.

La lista “Stati Uniti d’Europa” ha iniziato a essere sondata da aprile. Un mese fa la somma tra i due partiti che la compongono, Italia Viva e Più Europa, era pari al 6 per cento. Al momento l’alleanza tra i due partiti ha quindi portato a un calo in termini percentuali. Allo stesso tempo, “Stati Uniti d’Europa” è sopra la soglia di sbarramento del 4 per cento, mentre un mese fa Italia Viva e Più Europa erano entrambe sotto questa soglia. Ad aprile Azione, il partito di Carlo Calenda, è invece sceso dal 4 al 3,7 per cento, mentre Alleanza Verdi-Sinistra ha perso due decimi, passando dal 4,1 al 3,9 per cento.

Non è possibile calcolare variazioni per le liste “Pace Terra Dignità” e “Libertà”, dato che prima di aprile non erano rilevate nei sondaggi o lo erano con una bassa frequenza.

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