Il 30 novembre la Camera ha approvato all’unanimità, con 266 voti favorevoli su altrettanti presenti, una serie di modifiche al proprio regolamento interno, resesi necessarie dopo la riforma del taglio dei parlamentari confermata con un referendum a settembre 2020. I regolamenti parlamentari sono fondamentali per il funzionamento sia della Camera che del Senato: stabiliscono l’organizzazione delle due camere, le varie fasi del procedimento legislativo, e i doveri e i diritti dei parlamentari. Già nella scorsa legislatura il Senato aveva modificato il proprio regolamento, mentre la Camera non era riuscita a modificarlo, complici i disaccordi tra i partiti.
Per ora, le nuove modifiche introdotte nel regolamento della Camera riguardano soltanto i cosiddetti “quorum”, le soglie minime di deputati necessarie per esempio per creare un gruppo parlamentare. E alcune di queste entreranno in vigore solo dalla prossima legislatura. Queste modifiche sono però solo la prima parte di una riforma più ampia che, come ha annunciato a Pagella Politica uno dei relatori, il deputato Federico Fornaro (eletto nella lista del Partito democratico), potrebbe essere portata a termine entro il 2023.
Per ora, le nuove modifiche introdotte nel regolamento della Camera riguardano soltanto i cosiddetti “quorum”, le soglie minime di deputati necessarie per esempio per creare un gruppo parlamentare. E alcune di queste entreranno in vigore solo dalla prossima legislatura. Queste modifiche sono però solo la prima parte di una riforma più ampia che, come ha annunciato a Pagella Politica uno dei relatori, il deputato Federico Fornaro (eletto nella lista del Partito democratico), potrebbe essere portata a termine entro il 2023.