Durante questi giorni di crisi di governo, uno degli scenari in caso di conferma delle dimissioni del presidente del Consiglio Mario Draghi prevede le elezioni anticipate, che si potrebbero tenere tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre.
Al momento, né il Senato né la Camera dei deputati sarebbero pronti al voto: a causa della riforma costituzionale del taglio dei parlamentari, confermata con un referendum a settembre 2020, i regolamenti delle due camere devono essere adattati alla riduzione del numero di deputati e senatori. Questo percorso non è però ancora concluso: se si andasse al voto senza che i regolamenti fossero riformati, le camere non riuscirebbero a lavorare nel modo corretto.
Al momento, né il Senato né la Camera dei deputati sarebbero pronti al voto: a causa della riforma costituzionale del taglio dei parlamentari, confermata con un referendum a settembre 2020, i regolamenti delle due camere devono essere adattati alla riduzione del numero di deputati e senatori. Questo percorso non è però ancora concluso: se si andasse al voto senza che i regolamenti fossero riformati, le camere non riuscirebbero a lavorare nel modo corretto.