Il 15 agosto, con un video pubblicato sui social network, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha presentato alcuni dati tratti dal “Dossier Viminale”, il rapporto che il ministero diffonde ogni anno a Ferragosto.
Tra le altre cose, Piantedosi ha affermato che nel 2024 l’Italia ha rimpatriato 5.400 migranti irregolari, «un dato in crescita sul 2023». «E nei primi sette mesi di quest’anno l’incremento continua: siamo a più 12 per cento rispetto ai dati già buoni dello scorso anno», ha aggiunto. «Lavoriamo su questo fronte e continueremo a farlo perché crediamo che si debba affermare una volta per tutto il principio che in Italia si entra solo attraverso canali regolari».
Numeri alla mano, è vero che l’anno scorso i rimpatri sono aumentati. Ma nonostante i proclami di Piantedosi e del governo Meloni, restano più bassi rispetto al passato.
Secondo i dati del “Dossier Viminale”, nel 2024 i rimpatri sono stati 5.414, in crescita del 14 per cento rispetto ai 4.751 del 2023. Dal 1° gennaio al 31 luglio 2025 sono stati 3.463, in aumento del 12 per cento rispetto ai 3.088 dello stesso periodo del 2024. Con “rimpatri” qui si fa riferimento ai rimpatri forzati, procedure che consistono nell’accompagnamento coatto del migrante privo dei requisiti legali per restare in Italia fino al Paese di origine o di provenienza, per esempio con voli aerei.
Dunque, nel 2023 – primo anno intero di governo Meloni – in media sono stati rimpatriati 396 migranti al mese, nel 2024 451 e finora nel 2025 495. Il trend di crescita, quindi, è confermato dai numeri, ma durante altri governi si facevano più rimpatri, come mostra il grafico allegato, che riporta la media mensile dei rimpatri forzati di migranti irregolari dal 2016 al 2025.
Tra le altre cose, Piantedosi ha affermato che nel 2024 l’Italia ha rimpatriato 5.400 migranti irregolari, «un dato in crescita sul 2023». «E nei primi sette mesi di quest’anno l’incremento continua: siamo a più 12 per cento rispetto ai dati già buoni dello scorso anno», ha aggiunto. «Lavoriamo su questo fronte e continueremo a farlo perché crediamo che si debba affermare una volta per tutto il principio che in Italia si entra solo attraverso canali regolari».
Numeri alla mano, è vero che l’anno scorso i rimpatri sono aumentati. Ma nonostante i proclami di Piantedosi e del governo Meloni, restano più bassi rispetto al passato.
Secondo i dati del “Dossier Viminale”, nel 2024 i rimpatri sono stati 5.414, in crescita del 14 per cento rispetto ai 4.751 del 2023. Dal 1° gennaio al 31 luglio 2025 sono stati 3.463, in aumento del 12 per cento rispetto ai 3.088 dello stesso periodo del 2024. Con “rimpatri” qui si fa riferimento ai rimpatri forzati, procedure che consistono nell’accompagnamento coatto del migrante privo dei requisiti legali per restare in Italia fino al Paese di origine o di provenienza, per esempio con voli aerei.
Dunque, nel 2023 – primo anno intero di governo Meloni – in media sono stati rimpatriati 396 migranti al mese, nel 2024 451 e finora nel 2025 495. Il trend di crescita, quindi, è confermato dai numeri, ma durante altri governi si facevano più rimpatri, come mostra il grafico allegato, che riporta la media mensile dei rimpatri forzati di migranti irregolari dal 2016 al 2025.