Le proposte di legge più curiose del 2024

Dalle onoranze funebri alla “ecospiritualità”, abbiamo raccolto i testi più eccentrici presentati quest’anno in Parlamento
ANSA/RICCARDO ANTIMIANI
ANSA/RICCARDO ANTIMIANI
Spesso si dice che nel loro operato i parlamentari rispecchiano i vizi e le virtù dei cittadini che li hanno eletti. Come a dire: la nostra classe politica, spesso criticata, non è poi così diversa da chi ha contribuito a eleggerla in Parlamento. Oltre però a impersonare pregi e difetti degli italiani, deputati e senatori sono i rappresentanti degli interessi dei cittadini nelle istituzioni, un compito che viene portato avanti dai parlamentari attraverso, per esempio, la presentazione di proposte di legge su temi specifici. Secondo i calcoli di Pagella Politica, nel 2024 i deputati e i senatori hanno presentato 730 proposte in Parlamento, di cui solo 12 (l’1,5 per cento) sono diventate legge a tutti gli effetti. 

In alcuni casi i parlamentari sembrano aver dato sfogo alla fantasia, presentando proposte di legge particolari, facendo a volte discutere. C’è chi ha chiesto l’istituzione di una giornata nazionale per la sartoria tradizionale e chi per il panettone italiano. Altri hanno a cuore le sorti di sommergibili e imbarcazioni storiche, mentre altri ancora hanno chiesto di valorizzare la “ecospiritualità”.

Dalle onoranze funebri alla sartoria tradizionale

Partiamo dai partiti che sostengono il governo di Giorgia Meloni. Tra le proposte più bizzarre depositate in Parlamento c’è quella del senatore di Fratelli d’Italia Domenico Matera, che chiede nuove norme per regolare l’attività delle onoranze funebri, affidando al governo il compito di creare un testo unico in materia attraverso una legge delega. Una legge delega è una legge approvata dal Parlamento con cui Camera e Senato affidano al governo il compito di legiferare su una determinata questione attraverso i decreti legislativi. 

Il disegno di legge di Matera è lungo 16 pagine e affronta varie questioni, dalla definizione di «salma» a quella di «bara», ai requisiti per la creazione di imprese funerarie, e chiede l’istituzione di osservatori nazionali e regionali per controllare l’attività di queste imprese. Il testo è stato assegnato alla Commissione Industria e Commercio del Senato, ma non è ancora iniziato il suo esame. A questo proposito, è bene ricordare che per diventare legge, un testo deve essere approvato sia dalla Camera sia dal Senato nella stessa versione. 

Oltre che ai morti, tra i parlamentari c’è chi ha a cuore ovviamente anche i vivi, in particolare i nuovi nati. Tra questi c’è il capogruppo di Forza Italia al Senato Maurizio Gasparri, che a giugno ha presentato un disegno di legge per istituire il «reddito di maternità». Si tratta di un sussidio di mille euro al mese per un anno destinato alle famiglie con almeno un figlio fino al compimento del quinto anno del bambino, a patto che l’indicatore della situazione econo­mica equivalente (ISEE) familiare non sia superiore a 15 mila euro. L’importo del sussidio aumenta all’aumentare dei figli e se questi hanno eventuali disabilità. La proposta di Gasparri è comunque al momento ferma in Commissione Affari sociali al Senato e il suo esame non è ancora iniziato.
Tra le altre proposte più particolari, a ottobre il deputato della Lega Domenico Furgiuele ha presentato un testo per istituire la “Giornata nazionale della sartoria tradizionale italiana”. Furgiuele non è nuovo a questo genere di iniziative, dato che a settembre aveva creato pure un intergruppo parlamentare sulla sartoria tradizionale.
A proposito di giornate nazionali e prodotti da tutelare, a luglio la deputata di Fratelli d’Italia Daniela Dondi ha presentato una proposta per istituire la “Giornata nazionale del panettone italiano”, mentre ad agosto il deputato della Lega Riccardo Augusto Marchetti ha chiesto il riconoscimento dello scooter Vespa della Piaggio come «patrimonio culturale nazionale». Come per le precedenti, l’esame parlamentare di queste proposte deve ancora iniziare. 

Dall’ecospiritualità ai teatri storici

Per quanto riguarda i partiti di opposizione, a luglio la deputata del Movimento 5 Stelle Carmen Di Lauro, insieme ai colleghi Susanna Cherchi e Marco Pellegrini, ha depositato una proposta per istituire la “Giornata nazionale dell’ecospiritualità”. Nel testo della proposta, l’ecospiritualità è definita come «una esperienza interiore, non condizionata da alcuna idea preconcetta o ipoteca ideologica che possa condizionare l’individuo e limitarlo, nonché dal contatto libero e individuale con la natura che riflette l’armonia interiore realizzata». In più, è descritta anche come «un’esperienza globale che coniuga la fusione di diverse discipline di studio e correnti di pensiero quali l’animalismo, l’ecologia, l’alimentazione ecosostenibile, la ricerca interiore, lo studio dell’universo e la filosofia delle antiche tradizioni». L’esame della proposta dei deputati del Movimento 5 Stelle non è ancora iniziato.

A febbraio aveva fatto discutere invece una proposta di riforma costituzionale per cambiare il nome della Camera dei deputati in “Camera delle deputate e dei deputati”, presentata dai deputati del Partito Democratico Gian Antonio Girelli e Sara Ferrari. La proposta, che secondo i due deputati ha l’obiettivo di rendere più inclusiva l’istituzione, è stata criticata da diversi esponenti del centrodestra e non ha convinto nemmeno tutti i parlamentari del PD. 

A proposito di PD, a giugno il deputato Stefano Vaccari ha presentato una proposta per promuovere «il turismo motoristico». Il testo è stato sottoscritto da altri deputati del PD e anche dalla deputata di Noi Moderati Martina Semenzato. Restando in tema, il deputato marchigiano del PD Francesco Verducci ha presentato insieme ad altri un testo per riconoscere i teatri storici delle Marche, mentre la senatrice vicentina di Italia Viva Daniela Sbrollini ha chiesto di riconoscere come monumento nazionale la “Città dell’armonia” di Valdagno, un comune in provincia di Vicenza. La Città dell’armonia è un quartiere di Valdagno costruito tra il 1927 e il 1937 per volere dell’imprenditore Gaetano Marzotto, proprietario di un’importante industria della lana.

Nessuna di queste proposte ha finora iniziato il percorso in Parlamento, e risultano al momento ferme nelle commissioni parlamentari a cui sono state assegnate.

La discussa legge sulla mototerapia

Alcune proposte particolari hanno avuto più fortuna: sono state approvate da uno dei due rami del Parlamento o sono diventate leggi a tutti gli effetti.

Per esempio, il 20 novembre il Senato ha approvato definitivamente la legge che riconosce e promuove la cosiddetta “mototerapia” come terapia complementare. Questa pratica consiste in esibizioni di motocross negli ospedali, dedicate ai pazienti con disabilità o gravi patologie. La nuova legge è stata promossa dalla Lega, che ci aveva già provato nella scorsa legislatura, e la sua approvazione è stata sostenuta anche dalla ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli, esponente del partito di Matteo Salvini. In ogni caso, nonostante se ne parli da anni in Parlamento, la legge sulla mototerapia è stata criticata da più parti, sia da scienziati sia da associazioni che promuovono proprio questa pratica.

Il caso del sommergibile Scirè

Il 10 ottobre la Camera ha approvato la proposta di legge della deputata di Fratelli d’Italia Paola Maria Chiesta per il «riconoscimento del relitto del regio sommergibile “Scirè” quale sacrario militare subacqueo». La proposta, che è passata all’esame del Senato, ha fatto discutere. Lo Scirè è stato un sommergibile della Regia Marina, utilizzato nel 1941 dalla Decima Mas in un assalto ad Alessandria d’Egitto contro l’esercito britannico nel corso della Seconda guerra mondiale. Durante l’esame del testo alla Camera, i partiti di opposizione hanno criticato la proposta perché secondo loro sarebbe stata una sorta di apologia del regime fascista. La Decima Mas è stato un corpo militare attivo nell’Italia monarchica, ma che dopo l’armistizio passò sotto il controllo della Repubblica Sociale Italiana, collaborando con l’esercito della Germania nazista. 

Dopo le critiche, la proposta di legge è stata quindi modificata: al primo articolo è stata aggiunta la precisazione che il riconoscimento del relitto dello Scirè serve a «onorare i marinai italiani che hanno perso la vita in un conflitto mondiale per responsabilità dei regimi na­zionalsocialista e fascista». In questo modo, la proposta è stata approvata dalla Camera all’unanimità, con la sola astensione del deputato di Alleanza Verdi-Sinistra Marco Grimaldi. 

Una volta passato al Senato, il testo è stato però nuovamente modificato ed è tornato alla versione iniziale, senza la condanna esplicita del regime fascista e di quello nazista. In Commissione Affari esteri e Difesa il relatore del provvedimento Roberto Menia (Fratelli d’Italia) ha fatto approvare un emendamento che ha eliminato la modifica introdotta alla Camera, nonostante le critiche delle opposizioni. Vista la modifica del testo, dopo l’eventuale via libera del Senato, la proposta dovrà quindi tornare alla Camera per un’altra approvazione.

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