Nella serata di lunedì 7 agosto il vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini ha annunciato in una conferenza stampa che il governo ha approvato l’introduzione di un «prelievo sugli “extraprofitti” delle banche», definendola una «misura di equità sociale», limitata solo al 2023. «Tutti gli introiti andranno a due voci: aiuto per i mutui delle prime case, sottoscritti in tempi diversi rispetto agli attuali, e taglio delle tasse», ha aggiunto Salvini, stimando che lo Stato incasserà «alcuni miliardi».
Il Partito Democratico ha accolto con favore questa misura, criticata invece da Italia Viva e da Azione, mentre il Movimento 5 Stelle ha invitato il governo a estendere la nuova tassa anche al settore delle assicurazioni, delle aziende farmaceutiche e di quelle che vendono armi.
I favorevoli sostengono che la nuova tassa colpisce i guadagni eccessivi fatti negli ultimi mesi dalle banche e che il gettito potrà essere usato a favore dei cittadini. I contrari sottolineano una serie di rischi, che potranno avere alcune gravi conseguenze. Punto per punto, cerchiamo di mettere un po’ di ordine tra i fatti.
Il Partito Democratico ha accolto con favore questa misura, criticata invece da Italia Viva e da Azione, mentre il Movimento 5 Stelle ha invitato il governo a estendere la nuova tassa anche al settore delle assicurazioni, delle aziende farmaceutiche e di quelle che vendono armi.
I favorevoli sostengono che la nuova tassa colpisce i guadagni eccessivi fatti negli ultimi mesi dalle banche e che il gettito potrà essere usato a favore dei cittadini. I contrari sottolineano una serie di rischi, che potranno avere alcune gravi conseguenze. Punto per punto, cerchiamo di mettere un po’ di ordine tra i fatti.