Immigrazione: il confronto tra i programmi per le elezioni europee

Abbiamo raccolto le posizioni e le proposte dei partiti sul controllo dei flussi migratori in vista del voto di giugno 
ANSA
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Tutti i principali partiti hanno presentato i loro programmi per le elezioni europee che si terranno l’8 e 9 giugno per eleggere i 76 rappresentanti italiani al Parlamento europeo. 

In questo articolo abbiamo raccolto le proposte dei partiti sull’immigrazione, contenute nei loro programmi. 

* Qui trovi i testi completi di tutti i programmi, qui trovi tutti gli articoli e i fact-checking pubblicati da Pagella Politica sulle elezioni europee. *

Fratelli d’Italia

• «Promuovere accordi di cooperazione con gli Stati terzi per il contrasto all’immigrazione clandestina, per fermare le partenze e per la gestione in loco delle domande di asilo e dei trattenimenti per i rimpatri».

• «Rafforzare il controllo delle frontiere dell’Ue, potenziando il ruolo di Frontex, Europol ed Eurodac».

• «Contrastare le organizzazioni criminali che gestiscono la tratta di esseri umani».

• «Sostenere il diritto a non emigrare affrontando alla radice le cause dell’immigrazione irregolare con il Piano Mattei per l’Africa».

• «Potenziare il sistema europeo dei rimpatri, implementare gli accordi con i Paesi di provenienza e di transito e stipularne ulteriori sui rimpatri volontari assistiti».

• «Prevedere quote di immigrazione regolare attraverso l’incontro tra domanda e offerta di lavoro».

Partito Democratico

• «Vogliamo una politica d’immigrazione e asilo europea davvero condivisa, che garantisca il superamento delle regole e della filosofia del Patto sulla migrazione e l’asilo e degli accordi di Dublino».

• «Siamo contrari agli accordi di esternalizzazione delle frontiere che ledono i diritti umani dei migranti e giovano solamente ai regimi autoritari con cui vengono siglati».

• «Garantiremo la costituzione di una missione europea di salvataggio nel Mediterraneo, perché l’Europa non potrà definirsi davvero solidale se non si prenderà la responsabilità delle vite umane messe a repentaglio dai grandi cambiamenti globali ai suoi confini».

• «Ci impegneremo per un sistema europeo di vie d’ingresso legali e sicure in tutti i Paesi europei e su corridoi umanitari per chi fugge da situazioni di guerra e di crisi, che veda le istituzioni europee, le delegazioni dell’Unione nei Paesi terzi, la società civile impegnate insieme nei territori più complessi e nelle aree di crisi».

• «Serve un Fondo europeo per l’accoglienza diffusa che possa sostenere direttamente i progetti presentati dalle città europee che si impegnano per un’accoglienza dignitosa».

Movimento 5 Stelle

• «La nostra proposta prevede di istituire in Paesi terzi sicuri delle task force di esperti composte da delegazione dell’UE, l’agenzia EASO, organizzazioni internazionali quali l’Alto commissariato dell’Onu per i Rifugiati (UNHCR) o l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (IOM) con l’obiettivo di esaminare preliminarmente la domanda presentata da un migrante volta al riconoscimento dello status di rifugiato, per poi permettergli di raggiungere un Paese dell’Ue in maniera legale e sicura, rispettando una distribuzione quote e tenendo conto di requisiti prestabiliti».

• «Proponiamo di attivare un sistema di ricollocamento automatico ed obbligatorio dei richiedenti asilo tra tutti i Paesi europei sulla base di criteri che tengano conto da un lato delle necessità del richiedente asilo […] e dall’altro lato della reale capacità di accoglienza del Paese membro»».

• «Occorre lavorare a una missione europea di search and rescue che metta in sicurezza la vita delle persone nel Mar Mediterraneo».

• «L’Italia deve portare in Europa la proposta di un grande piano europeo per garantire pace, democrazia e sviluppo sostenibile nei Paesi terzi e in particolar modo in Africa, partendo dalla cancellazione del debito estero che impedisce ogni sviluppo reale».

• «L’Ue deve finanziare attraverso programmi mirati i progetti di accoglienza diffusa, in modo da conseguire un’inclusione sociale reale e sostenibile. Per quanto riguarda i minori, proponiamo l’attuazione a livello europeo dello ius scholae, un modello che permette l’acquisizione della cittadinanza a seguito del compimento di un ciclo di studi».

• «Aumentare le risorse europee per la cooperazione internazionale».

Lega

• «È fondamentale rafforzare la difesa dei confini europei per prevenire le partenze dei clandestini verso l’Europa. In particolare, l’UE dovrebbe sostenere gli sforzi degli Stati facendosi carico di finanziare strumenti volti a prevenire l’attraversamento illegale delle frontiere sia marittime che terrestri».

• «Consideriamo indispensabile consolidare ulteriormente la cooperazione con gli Stati di partenza e origine dei migranti, specialmente condizionando l’erogazione degli aiuti allo sviluppo al rispetto di rigorosi impegni in materia di contenimento della immigrazione illegale».

• «Crediamo che il sistema europeo di asilo vada riformato impedendo ai clandestini di raggiungere il territorio europeo creando altresì centri d’identificazione dei migranti nei Paesi di transito (in particolare in tutti quelli della sponda Sud del Mediterraneo) dove identificare e trattare le domande d’asilo».

• «Riteniamo di interesse nazionale adottare regole che consentano di sanzionare i trafficanti di esseri umani e tutti gli attori che facilitano l’immigrazione illegale».

Forza Italia

• «Proteggiamo i nostri confini dall’immigrazione clandestina. Sosteniamo il controllo dell’immigrazione con flussi organizzati e nel rispetto dei diritti fondamentali. Coniugare umanità, ordine e sicurezza. Contrasto alle organizzazioni criminali di trafficanti».

• «Frontiere esterne più solide e condivisione delle responsabilità. Meccanismo obbligatorio e rigoroso per ricollocamenti con condivisione di responsabilità, solidarietà ed oneri tra i Paesi europei».

• «Accordi bilaterali con i Paesi di transito. L’Unione deve poter controllare completamente le procedure di asilo, anche rafforzando la cooperazione con i Paesi del Nord Africa e del Medio Oriente».

• «Piano Marshall per l’Africa. Ambizioso programma di investimenti Ue, in stretta sinergia con gli Stati africani».

Stati Uniti d’Europa (con Italia Viva e Più Europa)

• «La solidarietà deve essere il fondamento della politica europea sulle migrazioni, con meccanismi che assicurino un trattamento umano e dignitoso dei migranti, contrastando il modello di business cinico e disumano dei trafficanti, migliorando gli standard di accoglienza e le procedure di asilo, condividendo le responsabilità in maniera equa tra tutti gli Stati membri».

• «Dobbiamo ostacolare con forza il ricorso, da parte degli Stati Membri, a tecniche di esternalizzazione delle frontiere che consentono il trattenimento, l’identificazione e il respingimento dei richiedenti asilo, a opera di Paesi terzi non vincolati al rispetto delle Carte dei diritti fondamentali, mediante accordi di natura finanziaria e di facilitazione logistica».

• «Occorre anche lanciare un nuovo piano d’azione europeo per le operazioni di ricerca e salvataggio nel Mediterraneo dando priorità alla sicurezza e alla dignità delle persone in pericolo».

• «Proponiamo di riformare Frontex, l’agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, per un controllo efficace delle frontiere esterne dell’Ue nel rispetto dei diritti umani, affinché sia sempre garantito il pieno rispetto delle Convenzioni internazionali e della Carta dei diritti fondamentali. La stessa missione dovrà essere finalizzata anche a esercitare il controllo e il monitoraggio sulle zone marittime più esposte alle rotte migratorie, allo scopo di salvaguardare efficacemente la vita umana in mare».

• «Proponiamo l’istituzione di un’agenzia europea delle migrazioni che lavori a stretto contatto con le amministrazioni locali disposte ad accogliere migranti e richiedenti asilo, prevedendo degli strumenti di sostegno, giuridico, logistico ed economico, per le realtà che si impegnino per il raggiungimento degli obiettivi di integrazione e salvaguardia dei diritti fondamentali dei migranti».

Azione-Siamo Europei

• «Stabilire un meccanismo di ricollocamento più equo ed efficiente per distribuire i richiedenti asilo tra gli Stati membri, allentando la pressione sui Paesi di primo ingresso, come l’Italia».

• «Garantire investimenti in programmi di integrazione che favoriscano l’apprendimento delle lingue, la formazione professionale e l’inserimento lavorativo degli immigrati».

• «Aumentare la quota di immigrazione regolare per motivi lavorativi, semplificando i processi di richiesta di visto per i profili altamente qualificati e per i settori più carenti».

Alleanza Verdi-Sinistra

• «Riformare profondamente l’attuale Patto sulla migrazione e l’asilo seguendo un nuovo approccio basato sui principi di umanità, solidarietà e di responsabilità condivisa».

• «Rinegoziare in particolare il Sistema europeo comune di asilo, consentendone il pieno esercizio in linea con gli impegni internazionali e cambiando la logica del regolamento di Dublino e all’approccio degli hotspot, al fine di alleggerire l’onere per gli Stati di frontiera e garantire un’equa condivisione delle responsabilità tra gli Stati membri dell’Ue».

• «Monitorare gli standard sulle procedure di asilo nazionali, le condizioni di accoglienza e verificare che le garanzie corrispondenti al diritto internazionale siano effettivamente applicate in tutti gli Stati membri».

• «Consentire alle persone che fuggono da violenze e persecuzioni a causa del loro genere o orientamento sessuale di beneficiare del diritto di asilo».

• «Istituire un meccanismo vincolante per la condivisione del trattamento delle domande di asilo ogniqualvolta uno Stato membro si trovi di fronte a un numero di domande di protezione internazionale superiore a quello che la sua capacità amministrativa può gestire».

• «Predisporre un sistema di visti UE per Difensori dei diritti umani e dell’ambiente».

• «Investire maggiormente su politiche di inclusione ed integrazione negli Stati Membri, a partire dal livello locale».

• «Applicare la Direttiva sulla protezione temporanea, come già avvenuto in risposta alla situazione dei rifugiati provenienti dall’Ucraina, alle diverse altre emergenze umanitarie attualmente in corso».

• «Approvare una Strategia europea per la giustizia climatica per dare risposte alla crisi umanitaria dovuta anche alle migrazioni forzate causate dall’emergenza climatica».

• «Riconoscere lo status di rifugiato climatico».

• «Contrastare ogni finanziamento per la costruzione di muri e recinzioni inutili e pericolosi alle frontiere dell’Unione europea. Fermare la micidiale militarizzazione delle frontiere, la sorveglianza biometrica generalizzata di ingressi e uscite e rivedere radicalmente il mandato di Frontex».

• «Proteggere e sostenere ogni attività di soccorso umanitario e fermare la criminalizzazione delle ONG di soccorso in mare. Definire una risposta permanente, solida ed efficace dell’Unione nelle operazioni di ricerca e salvataggio in mare attraverso una missione Ue a questo dedicata».

• «Contrastare ogni forma di respingimento e di deportazione illegale in mare e a terra».

• «Aprire canali di migrazione legale sicuri e gestiti dalle autorità europee competenti».

• «Porre fine agli accordi formali e informali in base ai quali l’Ue subappalta la propria politica migratoria a Paesi terzi a scapito del rispetto dei diritti dei migranti, come per esempio il memorandum d’intesa adottato con la Tunisia».

• «Richiedere la massima trasparenza su come vengono utilizzati i finanziamenti destinati ai Paesi terzi».

• «Vietare ogni forma di detenzione di migranti minori, famiglie e vulnerabili».

Pace Terra Dignità

• «La Pace e l’uscita dal meccanismo infernale del debito sono indispensabili per affrontare alle radici i problemi che causano le migrazioni».

• «Non solo l’Europa ma l’intero mondo occidentale deve farsi carico delle migrazioni. È il momento di pagare gli interessi sulle risorse rapinate, sull’inquinamento e lo sfruttamento del fossile che produce alluvioni e disastri, di cancellare o ridurre i debiti dei Paesi in via di sviluppo, di elaborare non piani di aiuto ma investimenti nei luoghi dove l’ondata migratoria è più forte».

• «La politica dell’accoglienza deve avvenire nel rispetto della legalità e dei diritti umani, con una rete ordinata di assistenza, di formazione, di collaborazione lavorativa e di studio. I centri di detenzione vanno chiusi».

Libertà

• «L’Italia non può più essere abbandonata dall’Europa nella gestione dei flussi migratori incontrollati. I migranti che arrivano in Italia arrivano in Europa».

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