Nei giorni successivi alle elezioni del 25 settembre, ma anche durante la campagna elettorale, vari esponenti di Fratelli d’Italia hanno rilanciato la proposta di intervenire sul rapporto che esiste oggi tra il diritto italiano e quello dell’Unione europea. Il 28 settembre, in un’intervista con la Repubblica, il capogruppo uscente di Fratelli d’Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida, ha per esempio dichiarato che «la sovranità del diritto dell’Unione europea va rivista». «In Germania la Corte costituzionale ha affermato che, fra i due sistemi normativi, prevale sempre quello che più tutela la popolazione tedesca», ha aggiunto Lollobrigida. Dieci giorni prima, la presidente del partito Giorgia Meloni, ospite a Mezz’ora in più su Rai 3, aveva sostenuto (min. -0:15:57) la stessa posizione.
Il riferimento di queste dichiarazioni è ai cosiddetti “controlimiti” che i sistemi giuridici nazionali possono opporre al diritto dell’Ue. Ma la sentenza della Corte costituzionale tedesca di maggio 2020, a cui Lollobrigida e Meloni hanno fatto riferimento, è stata accolta da diverse critiche e ha poi dato il via a una procedura di infrazione dell’Ue contro la Germania, che si è conclusa alla fine del 2021 con la decisione della Germania di smentire, sostanzialmente, quanto deciso dai propri giudici costituzionali (ci torneremo meglio più avanti).
In ogni caso, il tema è parecchio complesso e ha coinvolto in passato anche la Corte costituzionale italiana e la Corte di giustizia dell’Ue (Cgue). Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza sul tema per capire che cosa effettivamente potrà fare su questo punto un eventuale governo di centrodestra guidato da Fratelli d’Italia.
Il riferimento di queste dichiarazioni è ai cosiddetti “controlimiti” che i sistemi giuridici nazionali possono opporre al diritto dell’Ue. Ma la sentenza della Corte costituzionale tedesca di maggio 2020, a cui Lollobrigida e Meloni hanno fatto riferimento, è stata accolta da diverse critiche e ha poi dato il via a una procedura di infrazione dell’Ue contro la Germania, che si è conclusa alla fine del 2021 con la decisione della Germania di smentire, sostanzialmente, quanto deciso dai propri giudici costituzionali (ci torneremo meglio più avanti).
In ogni caso, il tema è parecchio complesso e ha coinvolto in passato anche la Corte costituzionale italiana e la Corte di giustizia dell’Ue (Cgue). Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza sul tema per capire che cosa effettivamente potrà fare su questo punto un eventuale governo di centrodestra guidato da Fratelli d’Italia.