La nuova composizione di Camera e Senato, seggio per seggio

In Parlamento, che si riunirà per la prima volta il 13 ottobre, la coalizione di centrodestra avrà la maggioranza assoluta in entrambe le camere
ANSA/FABIO FRUSTACI
ANSA/FABIO FRUSTACI
Il 13 ottobre si riunirà per la prima volta il Parlamento dopo le elezioni del 25 settembre, che hanno decretato la vittoria della coalizione di centrodestra, formata da Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Noi moderati. Alla luce dei risultati elettorali, nella nuova legislatura – la diciannovesima dal 1948 a oggi – la coalizione di centrodestra avrà la maggioranza assoluta dei seggi sia alla Camera che al Senato, ma non quella dei due terzi, necessaria per riformare la Costituzione senza un possibile ricorso al referendum. È bene ricordare che, complice la riforma del taglio dei parlamentari, approvata con il referendum costituzionale del 2020, i deputati saranno 400 (e non più 630), mentre i senatori saranno 200 (e non più 315). 

Risultati elettorali alla mano, ecco quale sarà la nuova composizione della Camera e del Senato.

I numeri alla Camera

Alla Camera, la coalizione di centrodestra avrà complessivamente 237 deputati su 400, poco più del 59 per cento. Più nel dettaglio, i deputati di Fratelli d’Italia saranno 119 (circa il 30 per cento), quelli della Lega 66 (il 16,5 per cento), quelli di Forza Italia 45 (poco più dell’11 per cento), mentre quelli di Noi moderati saranno sette (circa il 2 per cento). In questo caso – come anche in altri, per esempio Più Europa e Impegno civico – nonostante non abbia raggiunto la soglia di sbarramento del 3 per cento, a causa del funzionamento dell’attuale legge elettorale la lista Noi moderati è comunque riuscita a eleggere alcuni parlamentari candidati nei collegi uninominali, dove vige il sistema maggioritario e dove sono stati sostenuti dall’intera coalizione di centrodestra. 

Sul fronte opposto la coalizione di centrosinistra, formata da Partito democratico, Alleanza Verdi-Sinistra, Più Europa e Impegno civico, avrà in totale 84 deputati (il 21 per cento del totale): il Partito democratico ne avrà 69 (poco più del 17 per cento), Alleanza Verdi-Sinistra 12 (il 3 per cento), Più Europa due (lo 0,5 per cento), mentre Impegno civico ne avrà uno (circa lo 0,3 per cento). 

Dal canto loro, il Movimento 5 stelle avrà 52 deputati (il 13 per cento), mentre la lista di Azione-Italia viva ne avrà 21 (poco più del 5 per cento). 

I rimanenti sei seggi andranno ad altri partiti: il partito autonomista del Trentino Alto-Adige Südtiroler Volkspartei avrà tre deputati (circa lo 0,8 per cento del totale), il partito autonomista della Valle d’Aosta Union Valdôtaine ne avrà uno (circa lo 0,3 per cento), così come Sud chiama Nord, il partito fondato dall’ex sindaco di Messina Cateno De Luca, e il Movimento associativo italiani all’estero (Maie).

I numeri al Senato

Al Senato la coalizione di centrodestra avrà in totale 115 senatori su 206 (sono compresi anche i sei senatori a vita attualmente in carica), circa il 56 per cento. Più nel dettaglio i senatori di Fratelli d’Italia saranno 66 (il 32 per cento), quelli della Lega 29 (il 14 per cento), quelli di Forza Italia 18 (poco più dell’8 per cento), mentre i senatori di Noi moderati saranno due (circa l’1 per cento). 

Sul fronte opposto, la coalizione di centrosinistra avrà in totale 43 senatori (quasi il 21 per cento): il Partito democratico ne avrà 40 (poco più del 19 per cento), Alleanza Verdi-Sinistra 4 (circa l’1,5 per cento), mentre Più Europa e Impegno civico non sono riusciti a eleggere nessun senatore. 

Il Movimento 5 stelle avrà 28 senatori (il 13,5 per cento), mentre la lista di Azione-Italia viva ne avrà 9 (circa il 4,5 per cento).

I rimanenti quattro seggi andranno ad altri partiti: il Südtiroler Volkspartei avrà due senatori (circa l’1 per cento), mentre Sud chiama Nord avrà un senatore (circa lo 0,5 per cento), così come il Movimento associativo italiani all’estero (Maie).

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