Dal manager pubblico all’editore indagato: Di Maio ha ricevuto 300 mila euro per eleggere solo un deputato

Abbiamo raccolto i finanziamenti più generosi incassati da Impegno civico, che alle elezioni ha preso lo 0,6 per cento dei voti
ANSA
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Aggiornamento 10 ottobre, ore 12:45 – La ong Intersos ha contattato Pagella Politica per chiarire che il suo presidente Marco Rotelli non ha donato 30 mila euro a Impegno civico. Abbiamo aggiunto l’informazione all’interno del nostro articolo.

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Durante la campagna elettorale, Impegno civico, la lista nata lo scorso 1° agosto su iniziativa del ministro degli Esteri Luigi Di Maio e del leader di Centro democratico Bruno Tabacci, ha ricevuto finanziamenti per più di 300 mila euro. Alle elezioni, la lista, che faceva parte della coalizione di centrosinistra, ha poi preso solo lo 0,6 per cento dei voti, riuscendo a eleggere come deputato solo lo stesso Tabacci.

I dati sui finanziamenti ricevuti da tutti i partiti sono pubblicamente consultabili dall’elenco delle erogazioni versate a favore di partiti e dei movimenti politici, scaricabile dal sito della Camera. Queste includono sia le donazioni dei privati cittadini e delle imprese che i versamenti effettuati dai parlamentari ai rispettivi partiti, come previsto da alcuni statuti. 

È bene comunque precisare che, al momento, Impegno civico non è ancora ufficialmente iscritto al registro nazionale dei partiti e non ha un proprio statuto: i dati sui finanziamenti sono disponibili per l’ultimo mese di campagna elettorale, dal 22 agosto al 23 settembre, il periodo in cui è stato attivo il comitato elettorale della lista.

Le donazioni dei candidati

Nel mese prima del voto, il comitato elettorale di Impegno civico ha ricevuto donazioni per 301 mila euro. Di queste, circa il 10 per cento è arrivato dai versamenti dei parlamentari iscritti ai gruppi di Camera e Senato di Insieme per il futuro, creati a fine giugno da Di Maio dopo la scissione dal Movimento 5 stelle, mentre quasi 270 mila euro sono arrivati da donazioni di aziende e privati cittadini.

Tra i candidati, la donazione più cospicua è stata quella da 10 mila euro di Gaetano Giudice, candidato per il Senato nel collegio plurinominale di Roma, mentre il vicepresidente di Insieme per il futuro, Vincenzo Presutto, ha donato 5 mila euro. Entrambi i candidati, così come tutti quelli di Impegno civico, a esclusione di Bruno Tabacci, non sono stati eletti in Parlamento.

Dal manager…

La lista di Di Maio ha poi potuto contare su alcune donazioni da parte di aziende e di privati cittadini. Tra queste, spicca la donazione da 10 mila euro di Vincenzo Federico Sanasi D’Arpe, attuale amministratore delegato della Concessionaria servizi assicurativi pubblici (Consap), una società controllata totalmente dal Ministero dell’Economia, che si occupa di gestire diversi fondi di credito pubblici. Già manager e docente universitario, Sanasi D’Arpe è stato nominato amministratore delegato di Consap dal secondo governo Conte, di cui Di Maio ricopriva il ruolo di ministro degli Esteri. La legge che regola il contributo dello Stato al finanziamento dei partiti stabilisce che gli enti pubblici non possono fare donazioni ai partiti, ma in questo caso il versamento è stato fatto a titolo personale da Sanasi D’Arpe, e non per conto della società che dirige.

L’amministratore delegato di Consap presiede inoltre la sezione italiana del World food programme (Wfp), l’agenzia delle Nazioni unite che si occupa di fornire assistenza alimentare a persone in difficoltà. Già lo scorso anno, da presidente di questa organizzazione, Sanasi D’Arpe aveva manifestato vicinanza al leader di Impegno civico, come anche nel 2018 quando il manager aveva condiviso le posizioni di Di Maio, all’epoca ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico del primo governo Conte, sulla gestione di Alitalia.

…all’editore

In vista delle elezioni del 25 settembre, altri 10 mila euro sono arrivati a Impegno civico da Alfredo Romeo, imprenditore campano ed editore del quotidiano Il Riformista, un giornale di idee libertarie e garantiste, lontano dalle posizioni dei partiti come il Movimento 5 stelle, di cui Di Maio è stato capo politico fino al 2020. Negli ultimi anni Romeo è stato al centro di un’indagine sulla Consip, una società per azioni di proprietà del ministero dell’Economia che si occupa dell’acquisto di beni e servizi per la Pubblica amministrazione italiana. Più nel dettaglio, nel 2017 Romeo è stato accusato di aver corrotto un dirigente della società, e per questo è stato arrestato. Dopo cinque anni, a maggio 2022, la Procura di Roma ha chiesto una condanna per l’imprenditore napoletano a 4 anni e 10 mesi di reclusione, che dovrà ora essere confermata o meno dalla sentenza del processo in primo grado.

Oltre a quella di Romeo, il 2 settembre Impegno civico ha ricevuto una donazione da 30 mila euro da Marco Rotelli, un nome che figura anche tra i finanziatori del Partito democratico, a cui lo stesso Rotelli ha versato altri 30 mila euro, dieci giorni dopo la donazione a Impegno civico. Il documento della Camera fornisce solo nome e cognome del donatore, quindi non è possibile stabilire con certezza chi sia Marco Rotelli. In un primo momento, Il Fatto quotidiano aveva sostenuto che il Rotelli in questione fosse il presidente dell’organizzazione non governativa Intersos, che però a Pagella Politica ha smentito la donazione, parlando di un caso di omonimia.

L’università online e le società energetiche

Per quanto riguarda le aziende, la lista di Di Maio ha ottenuto 30 mila euro dall’Università telematica Niccolò Cusano. Il 19 luglio l’attuale ministro degli Esteri aveva visitato la sede romana dell’ateneo, incontrando il suo presidente Stefano Bandecchi, con cui ha avuto un colloquio privato. «Nel nostro colloquio abbiamo parlato della situazione politica attuale condividendo diverse preoccupazioni», ha dichiarato Bandecchi a margine dell’incontro.

Le donazioni più importanti per Impegno civico sono arrivate però da alcune aziende energetiche: 45 mila euro da Stigc pressure tanks, azienda produttrice di bombole per il gpl con sede a Marcianise, in provincia di Caserta, e 50 mila euro dalla società distributrice di gpl EnerGas Spa, con sede a Napoli, ma con diverse filiali sparse in tutta Italia. EnerGas in passato ha finanziato più volte il Partito democratico: nel 2021 con una donazione da 20 mila euro, mentre nel 2019 ne ha versati 10 mila. 

Curiosità: nel 2015 Di Maio, all’epoca vicepresidente della Camera ed esponente del Movimento 5 stelle, si era opposto alla costruzione di un nuovo deposito di gas di proprietà di EnerGas a Manfredonia, in Puglia.

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