Un anno di governo, 200 frasi di Meloni verificate: in oltre metà non è stata attendibile

Dal 22 ottobre 2022, giorno dell’insediamento dell’esecutivo, a oggi il 59 per cento delle dichiarazioni della presidente del Consiglio che abbiamo sottoposto a fact-checking è risultato impreciso o poco o per nulla attendibile
ANSA
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Domenica 22 ottobre sarà passato un anno esatto dall’insediamento del governo di Giorgia Meloni, sostenuto da Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Noi Moderati. Da quella data a oggi Pagella Politica ha verificato 200 dichiarazioni della presidente del Consiglio Meloni: a 26 dichiarazioni abbiamo dedicato singoli articoli di fact-checking, mentre abbiamo analizzato le altre 174 dichiarazioni in articoli con più affermazioni verificate, pronunciate per esempio durante i discorsi in Parlamento o in conferenze stampa.

Nel suo primo anno alla guida del Paese, come se l’è cavata Meloni alla prova del nostro fact-checking? Abbiamo diviso le 200 dichiarazioni verificate della presidente del Consiglio sulla base di tre giudizi: le dichiarazioni “attendibili”, quelle “imprecise” e quelle “poco o per nulla attendibili”. Le dichiarazioni “attendibili” sono quelle corrette o con lievi omissioni, le dichiarazioni “imprecise” sono quelle in cui Meloni ha commesso alcuni errori o ha omesso alcuni dettagli importanti, mentre le dichiarazioni “poco o per nulla attendibili” sono quelle quasi o del tutto scorrette.

Fact-checking alla mano, le dichiarazioni “attendibili” sono state 82 (il 41 per cento sul totale), quelle “imprecise” 51 (il 25,5 per cento), mentre quelle “poco o per nulla attendibili” 67 (il 33,5 per cento). Insomma, più della metà delle dichiarazioni di Meloni tra quelle che abbiamo verificato è risultata imprecisa o poco o per nulla attendibile. Questo risultato è linea con quanto avevamo già registrato alla fine di dicembre 2022 in un altro approfondimento dedicato alle dichiarazioni fatte da Meloni nello scorso anno.
Come per gli altri politici, ricordiamo che per Meloni Pagella Politica non offre un indicatore statisticamente valido sulla sua credibilità. Per ragioni di tempo e di risorse, in questi ultimi 12 mesi non abbiamo analizzato tutte le dichiarazioni verificabili pronunciate dalla presidente del Consiglio. Il campione di 200 dichiarazioni analizzate permette però di individuare alcune tendenze.  

Quando Meloni è più precisa

In generale la presidente del Consiglio ha fatto dichiarazioni più attendibili durante i discorsi ufficiali. Per esempio il 25 ottobre 2022, in occasione del discorso alla Camera in cui ha chiesto ai deputati di dare al governo la fiducia, Meloni ha fatto 13 dichiarazioni attendibili sulle 18 che abbiamo verificato. In quell’occasione le dichiarazioni imprecise sono state quattro, mentre solo una è stata poco o per nulla attendibile.

In passato abbiamo rilevato una tendenza simile anche per il predecessore di Meloni alla guida del governo, Mario Draghi.

In altre occasioni la presidente del Consiglio è stata più imprecisa. Per esempio il 12 settembre è uscito il libro La versione di Giorgia, edito da Rizzoli, in cui il direttore del Giornale Alessandro Sallusti ha intervistato Meloni sul suo primo anno di governo. In questa lunga intervista la presidente del Consiglio ha fatto diverse dichiarazioni e, tra queste, ne abbiamo verificate 27: quelle attendibili sono nove, mentre le restanti sono imprecise o poco o per nulla attendibili.  

La maggior parte delle 200 dichiarazioni verificate ha riguardato l’economia (88 dichiarazioni, pari al 44 per cento del totale), seguita dall’immigrazione (23 dichiarazioni, 11,5 per cento) e dal lavoro (19 dichiarazioni, 9,5 per cento).

I temi più trattati

Dal giorno dell’insediamento del governo a oggi Meloni ha commesso più errori sul tema dell’immigrazione, con circa il 61 per cento di dichiarazioni verificate poco o per nulla attendibili. Le imprecisioni maggiori fatte dalla presidente del Consiglio hanno riguardato, per esempio, i risultati dei vertici europei sulla gestione dell’immigrazione e le regole dell’accoglienza dei migranti. 

Al contrario Meloni è stata più precisa sul tema del lavoro, con quasi il 60 per cento di dichiarazioni attendibili.

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