I casi più curiosi delle elezioni comunali di maggio

Dalle divisioni tra i partiti alle spese dei candidati sui social network, non mancano situazioni particolari nei capoluoghi al voto in questo mese
Ansa
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Centrodestra unito, ma non sempre. Ma anche vecchie conoscenze tra i candidati sindaco, alcuni guai con la giustizia e spese elevate per promuovere la propria candidatura sui social network. A maggio i cittadini di 17 capoluoghi di provincia in tutta Italia andranno alle urne per eleggere il nuovo sindaco. E non mancano le situazioni curiose.

I casi di Massa e Trapani

La coalizione di centrodestra, formata da Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia è unità in 15 capoluoghi di provincia su 17. Gli unici due capoluoghi in cui è diviso sono Massa e Trapani.

A Massa il 2 marzo, dopo mesi di tensioni all’interno della giunta comunale di centrodestra, Fratelli d’Italia ha votato insieme alle opposizioni di centrosinistra una mozione di sfiducia contro il sindaco Francesco Persiani. L’amministrazione comunale è quindi caduta e il comune è stato commissariato. Alle elezioni comunali, in programma per domenica 14 e lunedì 15 maggio, Fratelli d’Italia sostiene un proprio candidato sindaco autonomo, Marco Guidi, appoggiato anche dal Nuovo partito socialista e da Noi moderati. Il sindaco uscente Persiani si è candidato per un secondo mandato ed è sostenuto da Forza Italia e Lega.

A Trapani è la Lega a non sostenere il candidato della coalizione di centrodestra. Il partito guidato dal vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini non ha presentato una lista con il proprio simbolo e alcuni suoi esponenti locali hanno creato la lista civica “Trapani tua”, a sostegno del candidato del centrosinistra Giacomo Tranchida. Fratelli d’Italia e Forza Italia sostengono la candidatura a sindaco di Maurizio Miceli.

Gli accordi di Azione e Italia viva 

In alcuni capoluoghi i candidati del centrodestra sono sostenuti anche da Azione e Italia viva, i partiti di Carlo Calenda e Matteo Renzi, che in Parlamento fanno parte dello stesso gruppo, nonostante di recente sia fallito il progetto di creare un unico partito.

A Brindisi Azione e Italia viva non hanno presentato una lista ma entrambi hanno deciso di sostenere il candidato sindaco del centrodestra Giuseppe Marchionna. In altri casi Azione e Italia viva andranno separati. Per esempio a Massa e Teramo Azione sostiene i candidati sindaco del centrodestra, così come a Catania, dove alcuni esponenti locali di Azione sono candidati nelle liste civiche a sostegno del candidato di Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega. Italia viva invece a Massa sostiene il candidato sindaco del centrosinistra Enzo Romolo Ricci, a Teramo la candidata civica Maria Cristina Marroni, mentre a Catania il partito di Renzi non si è espresso ufficialmente a favore di nessun candidato.

Eterni ritorni e guai giudiziari 

Per quanto riguarda i candidati sindaco, quello più noto per storia ed esperienza politica è Claudio Scajola. Più volte ministro nei governi Berlusconi, Scajola è sindaco di Imperia al terzo mandato non consecutivo ed è candidato per la coalizione di centrodestra alle prossime elezioni comunali. A sfidarlo per la coalizione di centrosinistra ci sarà il vice commissario di polizia Ivan Bracco, che dal 2010 a oggi ha indagato Scajola in sei inchieste giudiziarie. Tra queste c’è quella in cui l’ex ministro è stato accusato di aver favorito la latitanza dell’ex deputato di Forza Italia Amedeo Matacena e per la quale nel 2020 è stato condannato in primo grado a due anni di reclusione.

Rimanendo in tema giudiziario, a Brescia il caso più eclatante ha riguardato la sezione locale di Europa verde, il partito guidato dai deputati Angelo Bonelli ed Eleonora Evi e che in Parlamento forma con Sinistra italiana il gruppo Alleanza Verdi-Sinistra. A Brescia i due partiti sostengono ufficialmente la candidata del centrosinistra Laura Castelletti, insieme al Partito democratico e ad Azione-Italia viva. La federazione locale di Europa verde non ha però appoggiato la scelta dei vertici nazionali del partito e alcuni suoi esponenti hanno scelto di sostenere il candidato del Movimento 5 stelle, di Unione popolare e del Partito comunista italiano Alessandro Lucà. Dopo la rottura la federazione di Europa verde di Brescia ha citato in giudizio Bonelli per aver commissariato la sezione locale.

Spese social

Un’altra curiosità su Brescia riguarda la spesa per i social network di Castelletti. Secondo i dati della piattaforma di Meta Ad Library, nell’ultimo mese di campagna elettorale la candidata del centrosinistra ha speso più di 15 mila euro per inserzioni e sponsorizzazioni su Facebook e Instagram, oltre 500 euro al giorno. Castelletti, vicesindaca di Brescia in carica, svolge attualmente le funzioni di sindaco dal momento che il sindaco uscente Emilio Del Bono è stato eletto in consiglio regionale della Lombardia alle elezioni regionali a febbraio, incarico incompatibile con quello di sindaco. Per avere un ordine di grandezza, le spese per i social di Castelletti sono paragonabili a quelle di organizzazioni come Wwf Italia, il Parlamento europeo e la Croce rossa italiana.

Tra i 90 candidati sindaco il secondo per spesa sui social è invece il sindaco uscente di Vicenza Francesco Rucco, candidato per il centrodestra, che ha speso quasi 7 mila euro nell’ultimo mese, circa 230 euro al giorno.

Il presidente sanguigno

Merita infine una menzione Stefano Bandecchi, candidato sindaco di Terni per Alternativa popolare, il partito di centro nato nel 2017 dopo lo scioglimento del Nuovo centrodestra dell’ex ministro della Giustizia Angelino Alfano. Bandecchi è un imprenditore noto per aver fondato l’Università telematica Niccolò Cusano, tra i finanziatori dell’ultima campagna elettorale di Impegno civico, il partito fondato da Luigi Di Maio. 

A gennaio 2023 la Guardia di finanza ha sequestrato all’Università Niccolò Cusano 20 milioni di euro per evasione fiscale. Bandecchi è anche presidente della Ternana Calcio, squadra che milita nel campionato di Serie B. Come presidente della Ternana, l’imprenditore e politico negli ultimi mesi si è fatto notare per varie conferenze stampa sopra le righe e per il suo comportamento sanguigno, che lo ha portato più volte a litigare con i tifosi.

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