Alle comunali il centrodestra va unito, le opposizioni divise

Nei 13 capoluoghi di provincia al voto solo a Massa i partiti che appoggiano il governo sosterranno un candidato diverso. Pd e Movimento 5 stelle vanno insieme in quattro città, mentre Azione e Italia viva sono divisi in vari comuni
Ansa
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Fra meno di un mese quasi 600 comuni saranno chiamati alle urne per eleggere il nuovo sindaco e rinnovare il consiglio comunale. Domenica 14 e lunedì 15 maggio le elezioni comunali si terranno anche in 13 città capoluogo di provincia: Ancona, Brescia, Brindisi, Imperia, Latina, Massa, Pisa, Siena, Sondrio, Teramo, Terni, Treviso e Vicenza. Nei comuni con oltre 15 mila abitanti, se nessun candidato otterrà più del 50 per cento dei voti sarà necessario un ballottaggio tra i due candidati più votati, fissato per il 28 e il 29 maggio. 

Tra il 14 e il 15 aprile i candidati sindaco dei 13 capoluoghi hanno depositato le liste che li sosterranno alle elezioni comunali, ufficializzando così le alleanze elettorali sui territori. Dalla coalizione di centrodestra ai partiti che in Parlamento sono all’opposizione del governo Meloni, abbiamo fatto il punto su chi sostengono le principali forze politiche.

La coalizione di centrodestra spaccata a Massa

La coalizione di centrodestra, formata da Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, si presenterà unita in 12 città capoluogo su 13. Ad Ancona il centrodestra sostiene la candidatura a sindaco di Daniele Silvetti, a Brescia di Fabio Rolfi, a Brindisi di Giuseppe Marchionna, a Imperia del sindaco uscente ed ex ministro Claudio Scajola, a Latina di Matilde Celentano, a Pisa del sindaco uscente Michele Conti, a Siena di Fabio Nicoletta, a Sondrio del sindaco uscente Marco Scaramelli, a Teramo di Carlo Antonetti, a Terni di Orlando Masselli, mentre a Treviso e Vicenza dei sindaci uscenti Mario Conte e Francesco Rucco.  

L’unica città capoluogo in cui il centrodestra si presenta diviso è Massa, in Toscana. Qui il 2 marzo, dopo mesi di tensioni all’interno della giunta comunale di centrodestra, Fratelli d’Italia ha votato insieme alle opposizioni di centrosinistra una mozione di sfiducia contro il sindaco Francesco Persiani. L’amministrazione comunale è quindi caduta e il comune è stato commissariato. Alle elezioni comunali del 14 e 15 maggio Fratelli d’Italia sosterrà un proprio candidato sindaco autonomo, Marco Guidi, appoggiato anche dal Nuovo partito socialista e da Noi moderati. Il sindaco uscente Persiani si ricandiderà invece per un secondo mandato e sarà sostenuto da Forza Italia e Lega.

L’alleanza tra Movimento 5 stelle e Pd è ancora lontana

Partito democratico e Movimento 5 stelle parteciperanno a queste elezioni comunali divisi in più della metà delle città capoluogo al voto. I partiti guidati da Elly Schlein e Giuseppe Conte sosterranno lo stesso candidato sindaco in quattro città capoluogo su 13: Brindisi, Latina, Teramo e Pisa. A Sondrio, dove il Movimento 5 stelle non ha presentato una lista con il proprio simbolo, il Partito democratico sostiene la candidatura di Simone Del Curto, appoggiato anche da altre liste civiche di centrosinistra. In otto città capoluogo il Movimento 5 stelle presenterà invece un proprio candidato sindaco: si tratta di Ancona, Brescia, Imperia, Massa, Siena, Terni, Treviso e Vicenza. In tre casi, a Brescia, Massa e Treviso, il Movimento 5 stelle si è alleato con Unione popolare, la lista di sinistra radicale guidata dall’ex sindaco di Napoli Luigi De Magistris.

Le scelte di Azione e Italia viva

Nonostante la rottura tra i propri leader, Azione e Italia viva hanno presentato liste unitarie e con il proprio simbolo in quattro delle 13 città capoluogo al voto. A Brescia e Vicenza Azione e Italia viva sostengono i candidati sindaci del centrosinistra Laura Castelletti e Giacomo Possamai, mentre a Pisa e Treviso hanno presentato candidati autonomi rispetto agli altri partiti. Ad Ancona, invece, i rappresentanti di Azione e Italia viva sostengono la candidata del centrosinistra Ida Simonella con la lista “Riformisti” insieme al Partito socialista italiano. 

La situazione è diversa a Brindisi, in Puglia. Qui Azione e Italia viva non hanno presentato una propria lista, ma hanno deciso di sostenere il candidato sindaco del centrodestra. In almeno quattro città invece i due partiti andranno divisi: a Siena Azione sostiene il candidato civico Roberto Bozzi, mentre Italia viva il civico Massimo Castagnini; a Massa Azione appoggia il candidato del centrodestra Persiani, mentre Italia viva sostiene quello del centrosinistra Enzo Romolo Ricci. A Teramo Azione appoggia il candidato del centrodestra Antonetti, mentre Italia viva sostiene Maria Cristina Marroni. A Terni Azione sostiene il candidato del centrosinistra Jose Maria Kenny, mentre Italia viva non si è espressa per nessun candidato. Negli altri capoluoghi di provincia Azione e Italia viva o non hanno presentato il loro simbolo o non hanno espresso il loro sostegno per un candidato preciso.

La spaccatura di Europa verde a Brescia

Sinistra italiana ed Europa verde, che in Parlamento formano l’Alleanza Verdi-Sinistra, non si presenteranno uniti in tutti i capoluoghi alle prossime elezioni comunali. 

Il caso più emblematico è quello di Brescia. Qui Sinistra italiana sostiene la candidata del centrosinistra Castelletti, così come ufficialmente anche Europa verde, che si è presentata con la lista “Brescia attiva”. Alcuni esponenti della federazione bresciana di Europa verde però si sono espressi contro la scelta del partito di sostenere la candidata del centrosinistra. A marzo, infatti, la federazione locale del partito ha votato per partecipare alle elezioni comunali con un candidato sindaco autonomo, scelta che però non è stata accettata dai vertici nazionali di Europa verde. In dissenso con la decisione del partito, alcuni esponenti locali di Europa verde a Brescia non sosterranno la candidata del centrosinistra e appoggeranno invece il candidato del Movimento 5 stelle, di Unione popolare e del Partito comunista italiano Alessandro Lucà. Tra le altre cose, la federazione di Europa verde di Brescia ha citato in giudizio il co-portavoce nazionale Angelo Bonelli per aver imposto l’alleanza con il centrosinistra. 

La situazione in Sicilia

Oltre alle 13 città capoluogo al voto il 14 e 15 maggio, domenica 28 e lunedì 29 maggio saranno chiamati alle urne anche gli elettori di Catania, Siracusa, Ragusa e Trapani, in Sicilia. Qui le liste dei candidati sindaco e dei candidati in consiglio comunale non sono ancora state ufficializzate. 

A Catania, la città principale al voto, il centrodestra sostiene l’avvocato Enrico Trantino, mentre il professore universitario Maurizio Caserta è il candidato del centrosinistra formato da Partito democratico, Alleanza Verdi-Sinistra e Movimento 5 stelle.

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